Tra mele, uvetta e cannella Al via la «Strudel Cup» sfida tra pasticceri a Folgaria
Dal 23 al 26 aprile Folgaria ospiterà la prima edizione della «Strudel Cup», campionato nazionale che vedrà partecipare pasticceri e chef provenienti da tutta Italia per sfidarsi nella preparazione del dolce simbolo delle Alpi. Nata dalla collaborazione tra Luigi Biasetto, maitre patissier chocolatier confiseur e glacier, campione del mondo di pasticceria nel 1997, lo storico locale glamour di Folgaria
John Caffè e l’Azienda per il Turismo Alpe Cimbra, la Strudel Cup punta a trovare la ricetta perfetta della tradizione: ammessi in gara, quindi, strudel realizzati con pasta filo, pasta sfoglia o qualsiasi altro genere di pasta arrotolabile, mentre per il ripieno gli ingredienti permessi sono le mele fresche, l’uvetta, nonché agrumi, frutta candita, secca, liquori, pane secco, pan di spagna e spezie. Vietati i surrogati, le margarine, gli aromi sintetici e i semilavorati ottenuti da mix o preparati. Le iscrizioni si sono chiuse a fine marzo e ora la competizione entra nel vivo: martedì 23 aprile saranno annunciati i cinque finalisti selezionati tra la trentina di candidati in gara provenienti dalle province di Trento, Bolzano, Bologna, Gorizia, Treviso, Venezia e Vicenza, mentre venerdì 26 aprile i cinque pasticceri selezionati si contenderanno il titolo davanti a una giuria presieduta da Luigi Biasetto e composta da Leonardo di Carlo e Roberto Rinaldini (volti del programma tv Il Grande Pasticcere in onda su Rai 2), il campano Alfonso Pepe (i cui babà e panettoni artigianali sono tra i più apprezzati e premiati a livello internazionale), Luca Cantarin (padovano di Arsego, figlio di una dinastia di gelatieri da 110 anni), Andreas Acherer (pasticcere altoatesino che dell’unione di dolci e piante ha fatto il suo tratto distintivo), Giorgio Nardelli (executive chef di lungo corso, già Rettore dell’Ordine dei Maestri di Cucina). Nel pomeriggio, alle 17, si conoscerà il vincitore e il pubblico potrà partecipare, a partire dalle 17.30 alla cerimonia di chiusura con degustazione di vari tipi di strudel dolci e salati, birra Forst, spumanti Ferrari e miscele di Illy Caffè.
La «Strudel Cup» è dedicata al dolce tipico di montagna per antonomasia. Per scoprire sue le origini bisogna arrivare fino in Turchia, nel XVI secolo. Si pensa che questo dolce abbia origini tirolesi o germaniche, ma non è così. La ricetta dello strudel arriva dalla Turchia, come variante di un dolce ancora oggi molto comune chiamato Baclava e costituito da un impasto di noci, frutta secca e pane, ammorbidito con un liquore piuttosto forte. Il Baclava lasciò il suo territorio natio per avvicinarsi all’Europa quando nel 1526 il sultano Sülayman il Legislatore sconfisse gli Ungheresi nella battaglia di Mohacs (nella quale morì anche Luigi II di Ungheria) preparando l’annessione di gran parte dell’Ungheria e giungendo nel 1529. Seguirono quasi duecento anni di dominazione turca, durante i quali l’Ungheria assorbì tutta una serie di tradizioni culinarie tra cui anche il Baclava, che però fu leggermente modificato e agli ingredienti ne fu aggiunto uno determinante per lo strudel: le mele.
Ingredienti naturali Sono vietati i surrogati, le margarine, gli aromi sintetici e i semilavorati ottenuti da mix