Nuove scuole, sicurezza, centro: Borgo sceglie il nuovo sindaco Quattro i candidati in campo
BORGO VALSUGANA La rivitalizzazione del centro storico, le nuove scuole elementari, la sicurezza del territorio e l’annosa questione ambientale dell’acciaieria. Sono questi alcuni dei temi più importanti su cui si discute in questi ultimi giorni di campagna elettorale a Borgo Valsugana per le elezioni amministrative, in programma domenica insieme alle europee e le suppletive. A concorrere per la carica di primo cittadino quattro candidati: Enrico Galvan, sostenuto dalle due liste civiche «Borgo e Olle-Bene comune» e «Borgo domani»; Marika Sbetta alla guida della coalizione che comprende Lega, Agire per il Trentino e la lista civica «Borgo-Olle uniti per il cambiamento»; Sunil Pellanda, con la lista civica «Rivivere Borgo», ed infine Martina Ferrai a capo della coalizione delle liste civiche «Innova Borgo-Olle», «Viviamo Borgo-Olle» e «Civitas».
Centro storico
I quattro aspiranti sindaco partono da una base comune per il rilancio del centro storico. Mettere mano al Prg per rendere più flessibili — nel rispetto dei limiti ambientali — le procedure per la riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici. A partire da questa premessa «si deve agire poi in sinergia con l’Apt e le associazioni — propone Martina Ferrai — e dare un sostegno al commercio con incentivi all’ammodernamento di alcuni negozi». Riportare le persone ad abitare nel centro storico passa anche «per la creazione di un centro di ricerca universitario su tematiche locali legato all’alta formazione professionale di Roncegno — sostiene Enrico Galvan —. In questo modo gli appartamenti saranno affittati agli studenti». Ma si guarda anche a soluzioni alternative come il microfinanziamento dal basso. «Abbiamo intenzione di avviare un crowfounding civico per la riqualificazione — spiega Sunil Pellanda —. E in accordo con le attività vorremmo posizionare delle casette espositive in val di Sella in modo da attrarre poi i turisti in centro». Secondo Marika Sbetta, invece, «non dobbiamo inventarci nulla di nuovo, ma dobbiamo sfruttare le potenzialità che abbiamo. Puntando però anche alla creazione di nuovi servizi in centro come una biblioteca comunale, che al momento non abbiamo».
Le nuove scuole
Fuori dal centro storico, invece, saranno spostate le scuole elementari. A novembre la Provincia ha chiuso la commissione di gara per l’appalto del progetto delle nuove scuole in via Temanza e nelle prossime settimane dovrebbero iniziare i lavori. Ma per Martina Ferrai «bisogna cambiare il progetto, se i costi lo permettono, e sfruttare i vecchi edifici come il bocciodromo e la pretura per costruire un parco scolastico in centro». Una via non percorribile secondo il sindaco (reggente) uscente Enrico Galvan. «Non si deve tornare indietro — chiarisce —. Stiamo parlando di una struttura all’avanguardia pensata per i bambini, a soli tre minuti dal centro. Mentre l’edificio attuale delle scuole potrà servire alla formazione per i giovani e alle associazioni». Anche per Marika Sbetta, a capo della coalizione di centrodestra, Manuel Pellanda sarà «un’opera di ulteriore depotenziamento del centro, ma abbiamo l’esigenza di dare una nuova scuola ai ragazzi e non possiamo permetterci costi aggiuntivi ormai». E aggiunge, «in questo modo si libererà un’area in centro dove introdurre alcuni servizi». Dello stesso avviso è Sunil Pellanda («Rivivere Borgo»), il quale afferma «la necessità di affrontare il discorso della viabilità nella zona delle nuove scuole, spingendo per esempio per la famosa variante Telve-Borgo».
Sicurezza
Via Temanza è sotto i riflettori anche per la problematica dell’occupazione dell’area di sosta per camper da parte di alcune famiglie nomadi. «Siamo gli unici a voler mettere la privatizzazione dell’area perché pensiamo che una società privata abbia tutti gli interessi a renderla funzionante — spiega Sunil Pellanda —. Mentre se rimane a Valsugana export, una società partecipata, i rom continueranno a far casino». La soluzione è invece già in via di attuazione secondo Enrico Galvan. «Abbiamo già finanziato un sistema di accesso automatico con le barre e con parcometro per contenere in maniera esponenziale questo tipo di problematica». Niente bando nuovo e nessuna modifica dell’assetto della società quindi. In linea con questa posizione anche Marika Sbetta che vorrebbe promuovere «una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine». Per Ferrai, allora, «la gestione dell’area andrà ripensata per adeguarla alle eventuali nuove norme di accesso e sosta».
Acciaieria
Anche sull’annosa questione ambientale dell’acciaieria, i candidati concordano sull’opportunità di monitorare le emissioni e di avviare in tal senso l’accordo previsto dal Pup per coordinare Provincia, Comune e azienda. «È un problema che ereditiamo dal passato, abbiamo già perso diverse occasioni per la riqualificazione», fa notare però Marika Sbetta. Aggiunge Sunil Pellanda: «Bisogna pensare all’installazione di un deposimetro». L’utilizzazione dell’apparecchio era stata già annunciata dall’amministrazione precedente, ma «non era stato raggiunto l’accordo sul posizionamento», spiega Enrico Galvan. Infine, Martina Ferrai si dice pronta a «mettere a disposizione le mie competenze e ad avviare il programma con la Provincia, previsto anche dall’amministrazione precedente ma mai attivato».