Il monumento dello slittino: «Gli impianti il vero segreto»
Un monumento. Due ori a
Salt Lake City nel 2002 e a Torino nel 2006, un argento a Nagano nel 1998, tre bronzi, il primo a Lillehammer nel 1994, il secondo a Vancouver nel
2010, e il terzo a Sochi nel
2014 quando fu portabandiera della delegazione azzurra. Con quel bronzo in Russia,
Armin Zoeggler è divenuto il primo atleta della storia dei giochi olimpici, sia estivi che invernali, a conquistare una medaglia individuale nella stessa disciplina in sei edizioni consecutive delle olimpiadi.
Zoeggler, qualunque sia l’esito finale del voto del 24 giugno, nel 2026 le Olimpiadi invernali torneranno nella vecchia Europa. Già questo è un aspetto positivo...
«Dopo due edizioni asiatiche, è un ritorno alla tradizione».
Il dossier del Cio è molto positivo sulla candidatura di Milano-Cortina, mentre qualche crepa si apre sulla proposta di Stoccolma. Possiamo essere ottimisti?
«Dobbiamo essere realisti e tenere i piedi per terra. Preferisco essere prudente e attendere il voto del Cio il prossimo 24 giugno. Stiamo tranquilli, ancora nulla è deciso. Aspettiamo e vediamo».
Come giudica la candidatura italiana?
«È un’ottima candidatura. Mi pare che tutto sia stato approntato nell’ottica del contenimento dei costi. E questo è un ottimo segnale».
Gli impianti?
«È di fondamentale importanza che gli impianti non siano concepiti in sola ottica olimpica, come è purtroppo avvenuto in passato, ma possano continuare a essere utilizzati. Ottima cosa è che quasi tutti gli impianti sono già esistenti. È questa la strada giusta su cui poter costruire il futuro dello sport italiano».
A Cortina sarà rimessa in sesto la pista dedicata alla memoria di Eugenio Monti: vi si disputeranno le gare di bob, skeleton, e slittino. Bella notizia anche per lo slittino italiano, che ne pensa?
«Assolutamente. Per il futuro del nostro sport è importantissimo avere una pista in Italia, dove poter far crescere i nostri giovani. Sarebbe fantastico».
Come se l’immagina questa Olimpiade?
Dobbiamo essere realisti e tenere i piedi per terra Preferisco essere prudente e attendere il voto del Cio il 24 giugno
«Un successo nel segno della tradizione in un luogo come Cortina che ha fatto la storia degli sport invernali».