«Viaggio in musica» Cammariere show
Pianoforte, jazz, musica classica, bossa Le tante anime dell’artista calabrese tra il cinema e la carriera da solista
Il cantautore salirà martedì sul palco del teatro Cristallo di Bolzano per una serata che ripercorrerà sedici anni di attività, dal Festival di Sanremo all’ultimo album
Tutta l’eleganza di Sergio Cammariere inaugura martedì al Teatro Cristallo di Bolzano (ore 21) la nuova stagione di «Racconti di Musica», rassegna organizzata dall’associazione L’Obiettivo. Il musicista calabrese si esibirà in versione piano solo per ripercorrere le tappe di una carriera che dal successo sanremese di Tutto quello che un uomo nel 2003 lo ha portato fino al più recente La fine di tutti i guai (2019). Cammariere ha sempre preferito dedicarsi alla composizione delle musiche, affidandosi per i testi a parolieri come l’amico Roberto Kunstler, con cui ha stretto un sodalizio che dura da quasi vent’anni. La sua carriera inizia nei primi anni ‘90 come compositore di musica per il cinema, una dimensione tuttora presente nel corso del suo percorso artistico.
«Porto avanti di pari passo queste due dimensioni musicali – spiega Cammariere - all’inizio della mia carriera mi appassionava il cinema, trovavo molto affascinante comporre colonne sonore e montarle in moviola con il nastro magnetico a 35mm. Il mio lavoro è artigianale, quotidianamente registro i miei pianoforti, poi li riascolto, edito, cancello e assemblo. L’incipit delle mie canzoni quasi sempre nasce da brani pianistici improvvisati».
La sua musica ha spaziato dalla canzone d’autore al jazz fino alla realizzazione nel 2017 di Piano, il primo disco interamente di piano solo. «Piano è un disco che ho fortemente voluto – sottolinea l’artista crotonese - le registrazioni sono iniziate nel 2011 per il film Ritratto di mio Padre di Maria Sole Tognazzi, poi sono nate altre composizioni e così a un certo punto ho pensato di pubblicarle. Sono canzoni senza parole: ogni brano un quadro diverso, intimo, sincero e profondo. Un atto necessario, perché in molti lo aspettavano, ma anche un’esigenza personale, in fondo ho sempre inserito nei miei album da cantautore brani strumentali o di solo pianoforte». In scaletta non mancheranno, accanto ai successi di album come Dalla pace del mare lontano (2002), Sul sentiero (2004) e Carovane (2009), anche alcune canzoni del più recente La fine di tutti i guai, uscito lo scorso maggio.
«È un viaggio musicale nei generi e nelle citazioni, la sintesi di tutti quei contenuti musicali che appartengono al mio mondo. Ci troviamo le sonorità jazz, i ritmi e le contaminazioni latine, il blues, l’ immancabile sei ottavi nel brano Ma stanotte dimmi dove stai, ma anche un po’ di country rock e soul. È un disco in qualche modo diverso dagli altri, ma che segue comunque un principio di continuità: alla base sono spinto sempre da una grande curiosità, dalla voglia di sorprendere attraverso gli arrangiamenti dei brani».
Le radici di Cammariere affondano nella classica, prima della scoperta del jazz e della bossanova, come lui stesso spiega: «La musica con cui sono cresciuto mi ha plasmato. All’inizio ascoltavo i grandi compositori come Bach, Beethoven e poi Chopin, Mahler, Wagner e Stravinskij. Verso i vent’anni è arrivato il blues e il jazz di Gershwin ed Ellington. La musica brasiliana per me è stata una scuola di armonia, la bossanova soprattutto. Esistono comunque molte connessioni tra il jazz e la musica classica: credo che autori come Satie, Debussy e Ravel abbiano avuto un’ampia influenza, soprattutto sui jazzisti, sotto il profilo armonico».
Sono ancora disponibili i biglietti al prezzo di 28 euro (23 ridotto con Cristallo Card).