Gerosa e il parkour a Gaza: «Ho filmato la loro voglia di libertà»
Cinema Alla Festa di Roma tre lavori finanziati dalla Trentino Film Commission
Sarà proiettato il 24 ottobre a Roma e sarà un pezzo di Trentino che batte nel cuore della Festa del Cinema di Roma. Il documentario One more jump del regista trentino Manu Gerosa, sarà in concorso nella sezione collaterale della Festa «Alice nelle città» ed è un altro tassello della Trentino Film Commission che si aggiunge al Ladro di Giorni di Guido Lombardi, in concorso, girato in parte in Trentino e a Bolzano, e La volta buona di Vincenzo Marra, sempre nella sezione Alice, tutti sostenuti dalla Trentino Film Commission. Gerosa, 44 anni, ha scelto di raccontare una storia difficile, quella di un gruppo di ragazzi palestinesi che facevano parte del Gaza parkour team e la storia di questo gruppo è inevitabilmente la storia di muri da superare e di frontiere da valicare. Dopo Roma il documentario sarà distribuito da Fandango. «Purtroppo le storie sulla striscia di gaza non smettono mai di essere al centro dell’attenzione - ammette il regista -ho cominciato il progetto nel 2015 dopo aver visto un video del Guardian sui due fondatori di questo gruppo, ho scoperto che uno dei due era riuscito a scappare e viveva in Italia, ci siamo incontrati, ho cominciato a fare riprese con lui, poi sono riuscito ad andare a Gaza per intervistare l’altro. E dopo quattro anni ecco il film. Quello che vediamo nel film sono lo svolgersi delle loro due vite in parallelo, uno intrappolato nella striscia di Gaza che continua a tenere in vita la squadra, ma nel suo cuore desidererebbe scappare, l’altro che, pur essendo riuscito a scappare, sente che ha perso tutto quello che contava per lui e quasi vorrebbe tornare. Il discorso vale non solo per i palestinesi, è una ricerca della libertà che ha sempre un prezzo, quando si raggiunge questa libertà bisogna capire se il prezzo non era troppo alto per quello che si è raggiunto. Il senso ampio del film è il fatto che il popolo palestinese è talmente privato della propria identità nel loro stesso Paese che questo fa sì che dovunque vadano rimarranno sempre degli stranieri.