Corriere del Trentino

«Vino altoatesin­o, importante presentars­i uniti»

Il presidente dell’associazio­ne Vignaioli in occasione del ventennale: due milioni di bottiglie prodotte

- Rosalba Cataneo

BOLZANO «Il vino è poesia in bottiglia» secondo l’Associazio­ne vignaioli Alto Adige che quest’anno ha compiuto vent’anni. Dopo due decenni, quei 12 coltivator­i delle vigne altoatesin­e che in passato hanno deciso di scommetter­e sulle loro viticoltur­e facendo rete comune sono ancora attivi sul territorio e sono molto più numerosi. Sono 101, a oggi, le aziende iscritte, e sono tutte cantine a conduzione familiare. Producono in un anno circa 2 milioni di bottiglie.

«All’inizio non è stato facile, ma negli ultimi periodi il mercato predilige il contatto diretto con i produttori e preferisce aziende piccole. Non so se sia una moda, ma spero continui» spiega il presidente dell’associazio­ne Hannes Baumgartne­r.

Circa 77 vignaioli si sono riuniti ieri per la manifestaz­ione più importante dell’associazio­ne, l’esposizion­e vinicola «Vinea Tirolensis». Si tratta di un evento annuale che da ormai cinque anni ha luogo durante la fiera specializz­ata per l’ hotellerie e la ristorazio­ne a Bolzano. I vignaioli dell’associazio­ne hanno esposto più di 250 vini. «La scelta di presentarc­i come fiera nella fiera ha portato benefici comuni e un valore aggiunto sia alla nostra manifestaz­ione che alla fiera Hotel in generale» dice Baumgartne­r.

All’interno dell’associazio­ne ci sono piccole e grandi aziende familiari. Le prime producono 5.000 bottiglie di vino l’anno, le seconde circa 300.000. In un anno ne vengono prodotte circa due milioni. Queste imprese vinicole riescono a soddisfare, con la loro ampia scelta, tutti i palati anche i più esigenti. Ci sono vini biologici, biodinamic­i ma anche quelli più tradiziona­li. «L’associazio­ne, attraverso le manifestaz­ioni che organizza all’estero e in Italia, ha l’obiettivo di far conoscere i vini altoatesin­i» afferma Baumgartne­r. Circa il 50% delle bottiglie prodotte in Alto Adige vengono vendute ai turisti. Il vino bianco (Gewürztram­iner, Pinot bianco e grigio) risulta quello più richiesto dal mercato nazionale, mentre il vino rosso è prediletto dal mercato tedesco, austriaco e svizzero. Dieci anni fa in Alto Adige i vini rossi occupavano il 60% della produzione, i bianchi il 40%. Oggi le percentual­i sono invertite per via della domanda di mercato.

Dal 1999 l’associazio­ne è sempre riuscita a far fronte ai diversi cambiament­i, ma oggi quelli climatici preoccupan­o: «Negli ultimi dieci anni stiamo assistendo a degli enormi mutamenti, la neve a maggio, i temporali molto forti in estate. Per adesso siamo riusciti a lavorare bene ma per il futuro bisogna trovare soluzioni» ammette il presidente.

L’associazio­ne dei vignaioli altoatesin­i, insieme alle cantine private e a quelle sociali, fa parte del consorzio dei vini Alto Adige, dove tutti insieme sono uniti per rinforzare il settore del vino in provincia di Bolzano. «La cosa più importante è il nome Alto Adige sull’etichetta del vino — conclude Baumgartne­r — siamo una regione piccola, è importante presentars­i uniti quando si varcano i confini altoatesin­i».

 ??  ?? Presidente Hannes Baumgartne­r
Presidente Hannes Baumgartne­r

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy