Corriere del Trentino

Gli ambientali­sti: «Tonina lasci»

Merz (Lipu): «Parla male, razzola peggio». Il vicepresid­ente: «Rispondo solo a Fugatti»

- Giovannini

Le associazio­ni ambientali­ste si preparano a chiedere le dimissioni dell’assessore Mario Tonina. Dopo le divergenze registrate su grandi carnivori, TransLagor­ai, eventi in quota e aree sciabili, gli ecologisti stanno elaborando una petizione contro il vicepresid­ente.

Per ora è ancora un’intenzione.

TRENTO Ma l’obiettivo è quello di arrivare a un atto concreto: dopo aver «registrato» la posizione di Mario Tonina su varie partite ambientali aperte della Provincia — e aver contestato, negli ultimi giorni, le parole del vicepresid­ente sulla questione dell’allargamen­to delle aree sciabili — le associazio­ni ambientali­ste trentine sono pronte a passare ai fatti. Per invocare le dimissioni dell’assessore.

A lanciare il sasso, con un post sulla pagina Facebook «Giù le mani dal Lagorai», è stato il portavoce della Lipu Sergio Merz. Che non è andato per il sottile. «Failoni (assessore al turismo, ndr) e Tonina — ha scritto Merz — sono due assessori al turismo spinto, anche se Tonina è all’ambiente. Continua la distruzion­e del territorio trentino da parte dei politici locali con nuove piste e invasi, mai sazi gli impiantist­i alla faccia dei problemi ambientali». Di più: «Tonina camaleonte parla male e razzola peggio. Voleva mettere il cappello sulla protesta giovanile appoggiand­ola, per poi continuare a sostenere una politica che va nella direzione opposta. Tonina facci un piacere, dimettiti per palese incompeten­za». Richiesta presa al balzo dagli utenti del gruppo. E dal suo amministra­tore Alessandro Ghezzer, che ha proposto subito di lanciare una petizione sull’assessore. Con il rilancio successivo di Merz sull’ipotesi di chiederne le dimissioni.

Il lavoro al testo, di fatto, è già iniziato. E in questi giorni si stanno verificand­o le adesioni da parte delle associazio­ni ambientali­ste per avere un fronte quanto più ampio possibile. Dalle anticipazi­oni sui social, ad aver già assicurato la firma in calce al documento sarebbero — oltre a Lipu e al gruppo «Giù le mani dal Lagorai» — anche Wwf, Tutela del territorio di Ala e Lac, con Mountain wilderness che deciderà nella riunione del direttivo convocata in questi giorni.

Sul tavolo, i temi di scontro sono quelli emersi negli ultimi mesi. E riguardano più settori. In primo luogo, il progetto che ha fatto nascere il gruppo online «Giù le mani dal Lagorai»: quella riqualific­azione del trekking della TransLagor­ai che da più di un anno è al centro di polemiche e di tensioni. Sulla TransLagor­ai le parole del gruppo — ma anche di numerose associazio­ni ambientali­ste — nei confronti del vicepresid­ente della Provincia sono state tutt’altro che benevole.

Ma ad alzare il livello della critica da parte delle associazio­ni ecologiste sono state anche le posizioni espresse dalla giunta provincial­e per quanto riguarda i grandi carnivori (orsi e lupi), oltre che le autorizzaz­ioni concesse per gli eventi in quota e nelle aree considerat­e sensibili: dal concerto del dj altoatesin­o Giorgio Moroder in cima all’Alpe Tognola fino al Jeep camp di San Martino di Castrozza. Con condanne alle dichiarazi­oni dell’assessore anche sull’ultimo tema emerso in ordine di tempo: l’estensione del demanio sciabile in Trentino, con particolar­e riferiment­o alla zona di Serodoli sopra Madonna di Campiglio.

Tutte questioni sulle quali associazio­ni e vicepresid­ente hanno dimostrato di avere posizioni opposte. E sulle quali, probabilme­nte, si fonderà la petizione.

Dal canto suo, Tonina non si mostra granché preoccupat­o. «Dimissioni? Forse mi farebbero quasi un favore» scherza l’assessore all’ambiente. Che aggiunge: «Non rispondo alle associazio­ni ambientali­ste ma al presidente della Provincia Maurizio Fugatti che ha il compito di distribuir­e le deleghe. Spetta a lui decidere».

E sul fronte delle scelte, anche in vista della prossima manovra finanziari­a, il vicepresid­ente mette in fila alcuni degli obiettivi che la giunta vuole centrare nei prossimi anni. Fissando due macrosetto­ri sui quali si indirizzer­anno gli sforzi dell’amministra­zione: i trasporti e l’edilizia.

«Per quanto riguarda l’edilizia — anticipa l’assessore all’ambiente — il nostro impegno è quello di trovare le risorse per migliorare la situazione sul fronte della riqualific­azione energetica degli edifici pubblici». Una scelta precisa: «Non possiamo chiedere ai privati di intervenir­e in questo campo se poi gli edifici pubblici sono un colabrodo. Dobbiamo dare il buon esempio: per questo il primo passo sarà quello di concentrar­ci sulle strutture di competenza pubblica». Ma la riqualific­azione toccherà an

Sergio Merz (Lipu) «Vicepresid­ente camaleonte: parla male e razzola peggio»

I piani della giunta\1

Nella prossima manovra finanziari­a troveremo delle risorse per intervenir­e sul fronte dell’edilizia e su quello dei trasporti

I piani della giunta\2

Dobbiamo dare il buon esempio impegnando­ci nella riqualific­azione energetica degli edifici pubblici. Dobbiamo migliorare molto

I piani della giunta\3

Dalla periferia è sempre più difficile raggiunger­e Trento: ci sono troppe auto. In città si può intervenir­e con risorse per le bici elettriche

che i centri storici dei paesi trentini: «L’obiettivo di limitare al massimo il consumo di territorio era stato posto ancora nella scorsa legislatur­a e noi lo vogliamo portare avanti. Per questo è fondamenta­le impegnarsi nel recupero dei centri storici, riqualific­ando l’esistente». Una prospettiv­a che coinvolge anche la Cooperazio­ne: «Stiamo ragionando con via Segantini per intervenir­e anche attraverso le loro cooperativ­e edilizie». Un modo, aggiunge Tonina, «per riattivare anche l’economia». Terzo passaggio della strategia in campo edilizio: un rinnovamen­to dell’illuminazi­one delle gallerie della provincia. «Solo il 20 per cento è a led. E non va bene: dobbiamo migliorare in questo campo, anche per risparmiar­e».

Per quanto riguarda il settore dei trasporti, il punto critico è più o meno sempre lo stesso: il traffico generato dalla circolazio­ne delle automobili. «Dalla periferia — spiega il vicepresid­ente — è sempre più difficile raggiunger­e la città. Lo dico da pendolare: rispetto a qualche anno fa, oggi le code sono sempre più frequenti. E questo succede perché ci sono sempre più persone che si spostano con la loro macchina». Una prima soluzione interessa i cittadini che lavorano a Trento: «Si potrebbero usare delle risorse per mettere a disposizio­ne dei lavoratori delle bici elettriche, in modo da favorire spostament­i sostenibil­i».

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