Corriere del Trentino

«Zucchero sessista? No, un omaggio»

Testor e le bustine dell’Apt: inno alle donne formose. Castelli: linguaggio sbagliato

- di Francesco Barana

Le bustine di zucchero con i detti ladini promosse dall’Apt della val di Fassa dividono l’opinione pubblica. Se molte donne non hanno digerito l’antico proverbio («Una bella donna ha il sedere e il petto sotto la pioggia»), la senatrice Elena Testor (nella foto) minimizza: «È un omaggio alle donne formose, le vere questioni femminili sono altre». Secondo l’attore Andrea Castelli, invece, «dovremmo essere tutti più consapevol­i del linguaggio che usiamo».

TRENTO C’è anche chi, donna, non vuole sentir parlare di sessismo. «Macché sessismo, quella bustina di zucchero l’ho vista molte volte bevendo il caffè e non ha nulla di sessista». A parlare è Elena Testor, di Cavalese, senatrice di Forza Italia e Procurador­a del Comun general de Fascia.

Proprio in val di Fassa nei giorni scorsi è scoppiato il caso per la bustina di zucchero promossa dall’Apt locale con la Famiglia cooperativ­a Val di Fassa. A non essere digerito da molte donne, più che il caffè, è stato l’antico proverbio ladino stampato sulla confezione: «Na bela femena l’à l cul e l piet sot la pievia». Una bella donna ha il sedere e il petto sotto la pioggia.

Per la Testor la frase imputata «è un detto fassano che, anzi, è un omaggio alle donne un po’ formose. Mi ha stupito questa polemica, anzi mi ha lasciato basita, perché in un momento in cui viene strumental­izzata la donna magra, dando un’immagine poco sana ai nostri giovani — quella cioè della magrezza e della perfezione a tutti i costi — credo che un omaggio alla prosperità ci stia». La senatrice azzurra ricorda: «La scorsa estate ho visto in tv una pubblicità con una ragazza magrissima, ho provato fastidio. Mi son detta, ma è questa l’immagine che passiamo alle nostre ragazze che poi si ammalano? Su questo dovrebbe spendersi una commission­e pari opportunit­à, sulla salute e il benessere delle nostre ragazze, non su una bustina in cui non c’è nulla di sessista». La Testor poi puntualizz­a: «Trovo questa una finta polemica, se avessi ritenuto quella frase offensiva e sessista sarei stata la prima a metterlo in evidenza. Io come donna non mi sento offesa. E poi sulle stesse bustine gira pure un proverbio sul cervello degli uomini, loro allora che dovrebbero dire? Bisogna concentrar­si sui temi veri delle donne, non sulla bustina di zucchero. Il rischio vero, anzi, è in questo modo perdere di vista la vera questione femminile, dalla salute alla violenza».

L’attore Andrea Castelli è di avviso diverso, sebbene esorti a «non perdere tempo su questioni di tale basso livello». Castelli però censura l’Apt fassana: «Queste trovate sono ‘ignorantat­e’ fatte appovasse sta per farsi pubblicità. Credo che dovremmo tutti essere più consapevol­i del linguaggio che usiamo e dei concetti che si veicolano. In questo caso non è stato così. Se vogliamo, questo flette anche la bassa levatura intellettu­ale dei nostri tempi». Castelli non ce l’ha con il proverbio in sé, ma critica il contesto in cui è stato usato: «Se si trodentro a un volume di uno studioso di proverbi antichi ci starebbe, un altro paio di maniche è questa bassa provocazio­ne della cooperativ­a e dell’Agenzia per il turismo».

«Tuttavia — ribadisce l’attore — è inutile fare polveroni su un fatto del genere mentre accadono quotidiana­mente cose più gravi a cui purtroppo siamo talmente assuefatti che non se ne parla più».

Valuta il contesto, seppur per esprimere un concetto opposto a quello di Castelli, anche il sindaco di Moena Edoardo Felicetti: «Stiamo parlando di una bustina di zucchero in un bar, non di un testo inserito in un contesto più serio. Bisogna prendere le cose con il giusto peso, con spirito leggero e scherzoso». Poi la stoccata: «Oggi le persone si indignano facilmente e trovano piacere nel creare polemica dove i problemi non esistono. Se pensiamo che il problema della parità di diritti e del rispetto di genere sia in una bustina di zucchero stiamo sbagliando tutto. Si sta creando un grosso problema su questione piccola».

La frase contestata Na bela femena l’à l cul e l piet sot la pievia. Una bella donna ha sedere e petto sotto la pioggia.

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