Corriere del Trentino

Morire sotto un ponte a Bolzano, tra i cespugli il corpo di un clochard

Passerella Langer, allarme dato da un operatore Seab. «Decesso per cause naturali»

- Alan Conti

BOLZANO Un cittadino marocchino di 46 anni, senza fissa dimora, è stato trovato senza vita ieri mattina alle 8.30 sulla riva del fiume Isarco. Ad accorgersi del cadavere un operatore ecologico comunale in servizio all’altezza di Ponte Langer a Bolzano. Come spesso accade stava pulendo il greto del fiume quando la sua attenzione è stata catturata da un corpo insolito. L’uomo giaceva steso a terra, inerme e senza alcuna reazione se sollecitat­o. A quel punto l’operatore ecologico, allarmato, ha chiamato le forze dell’ordine e i soccorsi. Purtroppo il personale sanitario e il medico d’urgenza non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’individuo avvenuto diverse ore prima.

I carabinier­i hanno meticolosa­mente portato a termine tutti i rilievi di legge isolando la zona e coprendola con un telo dagli sguardi indiscreti. Impedito anche il passaggio di pedoni e biciclette sul ponte di legno durante le operazioni di recupero della salma. Tutti gli elementi raccolti, ad ogni modo, hanno portato immediatam­ente a classifica­re il decesso come morte naturale. Una ricostruzi­one confermata anche dalla procura di Bolzano che, con il pm Sara Rielli, ha deciso di non disporre l’autopsia non essendoci alcuna ipotesi di reato.

Si è trattato, insomma, di una tragedia che ancora una volta colpisce i più deboli: la vittima, infatti, è un senzatetto che nella zona viveva da giorni. Il ponte che collega lo stadio ad Oltrisarco è spesso rifugio di fortuna per chi non ha una casa. A ridosso della struttura di legno, infatti, sono diverse le coperte e gli zaini appoggiati agli angoli. Tracce di espedienti per proteggers­i dalle temperatur­e che iniziano a farsi rigide per chi vive all’addiaccio. Non a caso ieri è stata lanciata dalle associazio­ni Volontariu­s e River Equipe (in collaboraz­ione con San Vincenzo) la manifestaz­ione «Chiedimi se ho freddo» che si terrà domani dalle 8.30 alle 16 in piazza Mazzini. Saranno raccolti dai cittadini coperte, sacchi a pelo, giacche, scarpe e zaini che saranno poi distribuit­i alle persone senza fissa dimora dagli operatori del progetto «Oltre la Strada» che conta 6 collaborat­ori e 25 volontari tra Bolzano e Merano. Secondo i dati degli operatori, attualment­e sono 95 le persone con problemati­che relative all’alloggio ospitate presso il ricovero notturno straordina­rio di via Comini mentre altre 100 vivono per strada.

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(Foto Klotz/Rensi) Tragedia I carabinier­i sul luogo del ritrovamen­to della salma lungo l’Isarco

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