La linea del fronte che divide viale Europa
Il palazzone al civico 60 fa da confine: di qua i divieti, di là «liberi tutti»
BOLZANO È mite l’aria che si respira di venerdì pomeriggio nei pressi del numero civico 60 di viale Europa. Mite sia per la temperatura, con timidi raggi di sole che riscaldano il largo marciapiede, sia nei confronti della bomba di piazza Verdi. Il palazzone è, infatti, uno dei confini della cosiddetta «zona gialla», area entro la quale, domani, dalle ore 9 in poi, bisogna rimanere chiusi in casa fino a quando il suono delle sirene segnalerà l’avvenuto disinnesco. Proprio qui, a 1.830 metri esatti in linea d’aria dall’ordigno, passa la linea immaginaria che divide chi deve sottostare ai divieti da chi può passare una domenica come le altre.
Della bomba parlano fuori dal bar Cinecittà Daniele Perri e Lidia Tecchiati, due ragazzi con casa l’uno dentro e l’altra fuori il cerchio di sicurezza. «Sono tranquillo — dice Daniele che abita appena fuori dalla zona gialla — a preoccuparsi un po’ sono gli amici e parenti che ci abitano dentro. Mio padre, invece, che abita in piena zona rossa, si è già organizzato e andrà via di casa come da obbligo». Per Lidia la preoccupazione maggiore è che non si possa procedere «a causa della presenza in strada di qualcuno, come ho sentito dire dal sindaco, e che tutto venga rinviato. Non credo, invece, che la bomba esploda. L’hanno già tirata su due volte, vuoi che succeda proprio alla terza?».
Anche il titolare cinese del Cinecittà non ha paura, ma si affretta a dire che poco prima delle 9 chiuderà il locale. E anche le cerimonie, come i batdi tesimi, anche in altri comuni, sono stati spostati al pomeriggio, per consentire agli invitati del capoluogo di poterci esserci. La conferma ci arriva da Mario Zanelini. «Sto in via del Ronco, andrò ad Aldino solo verso mezzogiorno e comunque dopo il suono della sirena. Ma sono sereno».
Cane al guinzaglio, Mario, pensionato, che abita in zona gialla, la butta sul ridere. «Le bombe fan paura? Sì, ma solo quando cadevano durante la guerra. Che vuole che accada? E poi gli artificieri sono davvero bravi. Come vedo alla televisione, negli altri interventi che fanno non è successo mai nulla. Vuole che accada proprio a Bolzano?».