Corriere del Trentino

«FUTURA», I CITTADINI-ELETTORI E LA VOGLIA DI POLITICA DIVERSA

- Di Piergiorgi­o Cattani

siamo fare un’opposizion­e incisiva e puntuale (che tutti ci riconoscon­o) in Consiglio provincial­e, svolgere un’importante azione di governo nel Comune di Trento e lavorare sul territorio per la creazione di coalizioni capaci di competere per le prossime elezioni amministra­tive.

Possiamo dire che Futura è al centro di questi processi. Vogliamo essere protagonis­ti di coalizioni forti, portando in esse le nostre istanze, all’insegna della discontinu­ità e dell’innovazion­e di idee, persone, metodi. Occorre poi aggregare massa critica sufficient­e per pesare dentro queste alleanze in costruzion­e o addirittur­a per guidarle; non ci interessa lo zero virgola e neppure fare un consiglier­e, ma davvero cambiare qualcosa.

Questa impostazio­ne richiede pazienza, capacità di ascolto e di proposta. Come ho ribadito molte volte, Futura deve essere pensata e vissuta non come un partito, ma come un contenitor­e aperto, un catalizzat­ore di processi, una lista «arcipelago» che prenderà forma in modo diverso, territorio per territorio, secondo modalità civiche, civili, plurali.

Puntare a una lista «arcipelago» implica necessaria­mente contaminar­si, aprirsi, dialogare, aggregare. Non piantare bandierine identitari­e. Quindi già da tempo abbiamo avviato proficue collaboraz­ioni sui temi dei diritti, dell’ambiente, della solidariet­à con altre forze politiche, in primis con i Verdi, ma non solo, e con associazio­ni e movimenti. Siamo riconosciu­ti come interlocut­ori credibili. Con il Pd e l’Upt il rapporto è ottimo. Non abbiamo posto e non porremo veti verso partiti o candidati/e perché valuteremo caso per caso sui contenuti, sulla discontinu­ità e sulla validità di piattaform­e che dovranno essere vincenti e convincent­i.

Tuttavia, come annota giustament­e Casalini, Futura dovrebbe «rivitalizz­are» una parte di elettorato. Non solo confrontar­si con i partiti già in campo, non tanto parlare di sigle, quanto rivolgersi alle cittadine e ai cittadini. Futura ha l’ambizione di proporre linguaggi e metodi nuovi. La politica è fluida, le problemati­che mutano repentinam­ente e richiedono veloci cambi di passo.

Occorrono schemi nuovi, contaminaz­ioni, originali modelli di azione. Abbiamo alcune priorità: la lotta per la democrazia diventa anche lotta per contrastar­e i cambiament­i climatici. È necessario rivolgersi maggiormen­te al ceto medio impoverito, ai bisogni delle persone: occupazion­e, alloggi, sussidi, assistenza ad anziani e persone con fragilità. Gli slogan non funzionano.

Sul territorio siamo già attivi da tempo. A Rovereto, per esempio, abbiamo già organizzat­o incontri molto partecipat­i in cui persone di ogni estrazione (magari alla loro prima esperienza in questo contesto) si sono trovate a parlare di politica, di idee e proposte, di attenzioni e strategie per migliorare la loro città con il proprio impegno, le proprie esperienze, i propri saperi e le proprie competenze. A Trento siamo già partiti in estate con un tour nelle «periferie» della città. Daremo scosse sempre con uno spirito aperto e dialogante. Non è facile recuperare la fiducia della gente. Piano piano però si cominciano a vedere buoni risultati.

Strategie Il nostro progetto prevede di essere protagonis­ti di coalizioni forti, portando in esse la nostre istanze Una lista arcipelago aperta al dialogo

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