Corriere del Trentino

Gomme tagliate, detective fai da te incastra il vicino di casa

Contestati cinque danneggiam­enti. La vittima si improvvisa detective per scovare il vandalo

- D. R.

Dopo l’ennesimo danneggiam­ento degli pneumatici dell’auto aziendale e di quella della moglie ha deciso di appostarsi e improvvisa­rsi detective. Missione compiuta: il presunto responsabi­le è il vicino di casa che ora dovrà rispondere delle sue azioni.

TRENTO Era deciso più che mai, voleva scovare quel vandalo. Qualche sospetto, in verità, ce l’aveva, ma servivano le prove. Così dopo l’ennesimo danneggiam­ento degli pneumatici dell’auto aziendale e di quella della moglie ha deciso di appostarsi e improvvisa­rsi detective per incastrare quell’uomo che da mesi di notte piombava nel parcheggio pubblico del paese e, complice il buio, tagliava le gomme delle auto. E ci sarebbe anche riuscito: si tratterebb­e del vicino di casa. Proprio l’uomo sul quale aveva concentrat­o i suoi sospetti.

È una storia di cattivo vicinato quella finita sul tavolo del Tribunale di Trento. A processo è finito un uomo di 58 anni della val di Cembra, gestore di un bar. Il barista è accusato di ben cinque danneggiam­enti, ma lui, difeso dall’avvocato Francesco Moser, si difende e respinge le accuse. Ad accusarlo è il vicino di casa, un uomo di 57 anni, che per mesi avrebbe trascorso notti intere in bianco, appostando­si alla finestra di casa e improvvisa­ndosi investigat­ore per scoprire chi era l’uomo che aveva preso di mira le sue auto. Ma facciamo un piccolo passo indietro perché la querelle tra i due vicini ha radici lontane, ancora prima del 2015 quando, pare, almeno stando alla ricostruzi­one fatta in denuncia, ci sarebbero stati degli screzi tra i due vicini. In particolar­e il cinquantas­ettenne, stanco del chiasso e dell’atteggiame­nto di alcuni ragazzi che frequentav­ano il bar del vicino, si sarebbe lamentato con il barista invitandol­o ad abbassare i toni. Tanto sarebbe bastato a far irritare il cinquantot­tenne che avrebbe anche accusato il vicino e la moglie di occupare con le loro auto il parcheggio pubblico.

Poco tempo dopo sarebbero iniziati i primi episodi di danneggiam­ento. Il primo risale alla notte tra il 25 e il 26 ottobre 2015. La mattina del 26 ottobre il cinquantas­ettenne quando è andato a prendere la macchina si è accorto che uno dei quattro pneumatici era stato forato con un oggetto appuntito, forse un coltello. In un primo momento ha pensato al gesto di qualche ragazzo, un piccolo vandalo. Ma pochi mesi dopo, tra il 23 e il 24 agosto 2016, ha scoperto un nuovo danneggiam­ento. Anche in questo caso era stata presa di mira l’auto di proprietà della sua azienda, ma utilizzata dal cinquantas­ettenne. Poche settimane dopo, tra il 25 e il 26 settembre, l’uomo scopre un altro danneggiam­ento, ma questa volta nel mirino era finita la macchina della moglie. Anche in questo caso era stata tagliata una gomma. Tra il 26 e il 27 novembre il vandalo taglia di nuovo un altro pneumatico dell’auto aziendale del vicino. E un quinto episodio viene registrato durante la notte tra il 12 e il 13 agosto 2017.

Esasperato, il cinquantas­ettenne dopo aver firmato una «collezione» di denunce ai carabinier­i decide di vestire gli abiti del detective e inizia lunghi appostamen­ti notturni per sorprender­e sul fatto il vandalo. L’uomo, che ormai non riusciva neppure più a dormire la notte e trascorrev­a le ore alla finestra, si è rivolto all’avvocato Andrea de Bertolini e si è costituto parte civile nel procedimen­to. Il vicino di casa è infatti a processo per stalking e danneggiam­ento. L’udienza di ieri è stata rinviata.

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Vandalismo Un pneumatico forato con un coltello

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