«Divina al Santa Chiara? Uno spettacolo pensato male»
L’ex senatore della Lega in pole. E Futura insorge: «In passato protagonista di uscite sgradevoli»
TRENTO Si avvicina il momento della nomina dei tre consiglieri di amministrazione del Centro culturale Santa Chiara, con un nome su tutti in testa per la carica di presidente. È quello di Sergio Divina, storico segretario della Lega in Trentino, oltre che ex senatore e consigliere provinciale. Una pole position che divide. Ieri mattina, infatti, il gruppo consiliare provinciale di Futura ha definito l’eventuale nomina «uno spettacolo pensato male».
«Immaginiamoci la scena: l’assessore Bisesti intento a sfogliare i curricula per scegliere il presidente del Centro Santa Chiara — si legge nel loro comunicato stampa. A un certo punto — continua — deve essersi annoiato o magari ha voluto inventarsi un copione da teatro dell’assurdo perché solo così si spiegherebbe la scelta di Divina». Il profilo non convince Futura perché — oltre a non essersi occupato di cultura «nemmeno per un momento della sua lunga carriera politica e professionale» — l’ex senatore è stato protagonista di alcune uscite di dubbio gusto. Da «I figli gay sono una disgrazia», in un’intervista al programma radiofonico La Zanzara, a un’interrogazione parlamentare per proporre «prevedere vagoni esclusivi per gli extracomunitari». Futura che chiude il comunicato con una provocazione: «Non vorremmo ritrovarci, all’Auditorium e al Teatro Sociale, le file riservate agli spettatori extracomunitari».
Il diretto interessato ha preferito non commentare le indiscrezioni per il momento, posticipando un commento «alla fine della vicenda». Non si sbilancia nemmeno l’assessore alla cultura Mirko Bisesti, che ha detto che «tutti i nomi usciti verranno vagliati durante la Prima Commissione», convocata per giovedì 24 ottobre. Al prescelto, poi, dovrà essere dato il via libera dalla giunta nella giornata di venerdì.
Divina, ex avvocato e funzionario della Provincia ora in pensione, non è l’unica candidatura emersa fino ad oggi. Il lotto di papabili è composto da altri tre nomi: Waimer Perinelli, Daniele Lazzeri e Sandra Matuella. Il primo è un critico, esperto del mondo teatrale e autore di un volume sulla storia del Teatro sociale uscito di recente, mentre il secondo è un giornalista pubblicista, nonché analista di eventi internazionali. L’unica donna del gruppo, invece, è una giornalista specializzata nel settore teatrale e musicale. Il suo nome non è una novità: Matuella si era candidata nelle ultime elezioni provinciali proprio con la Lega.
Gli altri nomi
Per il cda dell’ente sono in corsa Waimer Perinelli, Daniele Lazzeri, Sandra Matuella