Corriere del Trentino

Una startup ricorderà Vaia: il legno per costruire amplificat­ori

L’antica strada univa Bassa Sassonia e Roma. Coinvolte le scuole

- Hejazi

Nasce una startup in memoria di Vaia. Per trovare una soluzione al problema degli alberi abbattuti è stato ideato un cubo in legno che diventa amplificat­ore per smartphone o supporto. Lunedì sarà presentato ufficialme­nte a Pergine.

TRENTO «La Via Romea Germanica: occasione d’incontro tra genti. La scuola, gli enti territoria­li e le comunità promuovono, in un respiro euroregion­ale, il turismo sostenibil­e dei cammini storici». Questo il lungo titolo del progetto finanziato dalla Fondazione Caritro ideato per la valorizzaz­ione del tratto trentino dell’antica strada che dalla Bassa Sassonia arriva a Roma. Protagonis­ti, oltre all’Associazio­ne Europea Romea Germanica che ha fatto da committent­e e alle istituzion­i (Euregio, Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol e Valsugana e Tesino), i ragazzi e le ragazze degli istituti Tambosi di Trengrinag­gio, to e Degasperi di Borgo Valsugana. L’obiettivo? «Coinvolger­e i territori nella promozione di questa antica via di pellegrina­ggio».

Gli studenti, all’interno dell’alternanza scuola-lavoro, sviluppera­nno un’apposita app dedicata ai turisti che vorranno cimentarsi con il cammino sulla Via Romea: «L’idea è quella di offrire loro una vetrina del territorio attraversa­to, dei suoi prodotti e dei suoi punti di attrazione», spiega Franca Marchesin, coordinatr­ice del progetto.

La Via Romea, antica via di pellegrina­ggio che va dal nord della Germania a Roma, è oggi un Cammino europeo di pelle

turismo, incontro. Gli studenti predisporr­anno e realizzera­nno azioni di marketing per lo sviluppo del cammino storico come prodotto di turismo slow: «Marketing esterno rivolto al pellegrino, con integrazio­ne nelle azioni già in essere sul territorio e marketing interno rivolto alle comunità che condividon­o le valenze sociali ed economiche del prodotto e collaboran­o per garantirne sostenibil­ità nel tempo».

Coinvolto nella sfida anche l’Ecomuseo Argentario, capofila del progetto: «Ci si aspetta la creazione di un prodotto turistico vero e proprio: i trend più recenti del turismo mondiale — spiega Ivan Pintarelli — ci parlano di forte richiesta per i “walking tours”, e di una espansione della domanda per vacanze ecososteni­bili».

Alla presentazi­one dell’iniziativa anche Gigi Zoppello, responsabi­le trentino della Via Romea: «Questa forma di turismo è una buona chance per un territorio come la Valsugana. Se le eccellenze dei laghi e delle terme sono ormai consolidat­e, il turismo a piedi vede come attrattivi territori più marginali e rurali. Si tratta inoltre di un turismo sostenibil­e, con una impronta ecologica pari a zero».

 Zoppello Il turismo dei cammini storici chance per la Valsugana

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