I consiglieri del Patt contro Segnana «Cure intermedie, faccia chiarezza»
TRENTO «L’assessorato alla Sanità si era posto l’obiettivo di promuovere forme alternative del ricovero ospedaliero, puntando sulle cure intermedie», ma per il gruppo del Patt in Consiglio provinciale la promessa non viene mantenuta: «Le parole dell’assessora in contesti pubblici suonano come quelle di Cassandra».
In un’interrogazione presentata ieri, viene infatti chiesto alla giunta di spiegare le ragioni che hanno portato alla «improvvisa chiusura dei posti letto di cure intermedie presso il Beato de Tschiderer, con la contemporanea e incomprensibile apertura di un nucleo di alcuni posti letto presso l’ospedale San Camillo».
«I cittadini si chiederanno come mai è stata fatta questa scelta — argomentano — visto che la sperimentazione ha dato risultati postitivi e che tutti gli indicatori previsti dal progetto hanno dimostrato l’appropriatezza del percorso al de Tschiderer. Forse – ironizzano – la motivazione è da ricercare nella volontà dell’assessora Segnana di presidiare un’altra zona della città, e per questo avrà scelto una struttura che dista ben 450 metri da quella attualmente attrezzata». Il cambio di idea dell’assessora preoccupa sul futuro degli operatori: «Vogliamo sapere da Segnana cosa ne sarà dei dipendenti formati – chiede la consigliera Paola Demagri – degli investimenti fatti e soprattutto se verranno ridotti i posti di cure intermedie, anziché aumentati come tutto suggerirebbe».