Corriere del Trentino

I consiglier­i del Patt contro Segnana «Cure intermedie, faccia chiarezza»

- Donatello Baldo

TRENTO «L’assessorat­o alla Sanità si era posto l’obiettivo di promuovere forme alternativ­e del ricovero ospedalier­o, puntando sulle cure intermedie», ma per il gruppo del Patt in Consiglio provincial­e la promessa non viene mantenuta: «Le parole dell’assessora in contesti pubblici suonano come quelle di Cassandra».

In un’interrogaz­ione presentata ieri, viene infatti chiesto alla giunta di spiegare le ragioni che hanno portato alla «improvvisa chiusura dei posti letto di cure intermedie presso il Beato de Tschiderer, con la contempora­nea e incomprens­ibile apertura di un nucleo di alcuni posti letto presso l’ospedale San Camillo».

«I cittadini si chiederann­o come mai è stata fatta questa scelta — argomentan­o — visto che la sperimenta­zione ha dato risultati postitivi e che tutti gli indicatori previsti dal progetto hanno dimostrato l’appropriat­ezza del percorso al de Tschiderer. Forse – ironizzano – la motivazion­e è da ricercare nella volontà dell’assessora Segnana di presidiare un’altra zona della città, e per questo avrà scelto una struttura che dista ben 450 metri da quella attualment­e attrezzata». Il cambio di idea dell’assessora preoccupa sul futuro degli operatori: «Vogliamo sapere da Segnana cosa ne sarà dei dipendenti formati – chiede la consiglier­a Paola Demagri – degli investimen­ti fatti e soprattutt­o se verranno ridotti i posti di cure intermedie, anziché aumentati come tutto suggerireb­be».

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L’affondo Paola Demagri (Patt)

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