I Comuni a Gottardi: «Si trovino incentivi per chi lavora insieme»
La libertà di scelta va bene. «Ma si deve trovare il modo di incentivare chi sta insieme». In vista della firma del Protocollo di finanza locale, il Consiglio delle Autonomie torna a rapportarsi con la Provincia sul nodo delle gestioni associate. O meglio, sul futuro assetto dei Comuni di fronte alla decisione della giunta di eliminarne l’obbligo. Una questione delicata, sulla quale si sono confrontati in questi giorni i membri della giunta del Consiglio delle autonomie e l’assessore provinciale agli enti locali Mattia Gottardi.
«Vanno bene gli ambiti liberi, così come la non obbligatorietà delle gestioni associate — sintetizza l’esito dell’incontro il presidente del Consiglio delle Autonomie Paride Gianmoena — ma esiste una reale necessità di collaborare tra i Comuni che non può essere ignorata». Detto in altri termini: ci sono ambiti nei quali le amministrazioni non potranno fare a meno di unire le forze. Gestioni associate obbligatorie o meno. «Gli adempimenti aumentano, i compiti dei Comuni sono sempre di più. Da soli è difficile stare» allarga le braccia il presidente del Consorzio e sindaco di Varena, in val di Fiemme. Di qui la richiesta di «trovare dei meccanismi per incentivare chi sta insieme». Che potrebbero abbracciare aspetti finanziari, magari dando la possibilità a queste amministrazioni di assumere ulteriore personale.
Il dialogo, in questo senso, proseguirà nelle prossime settimane, in vista della definizione del Protocollo di finanza locale (che dovrebbe essere pronto entro la fine di novembre e dovrebbe contenere gli indirizzi sulle gestioni associate). Più lungo invece il percorso per la costruzione della nuova riforma istituzionale, la cui definizione richiederà di sicuro ancora parecchi mesi.