Tait e la musica
Il Comune di Brentonico, qualche giorno fa, ha organizzato un emozionante concerto di musica d’organo per ricordare il professor Gustavo Tait (stimato docente di Lettere moderne e classiche e colto musicologo), scomparso il 5 settembre 2018. Nella chiesa arcipretale di Brentonico (paese natale di Gustavo Tait), Paolo Delama — sensibile e raffinato organista — ha interpretato un ricco repertorio appartenente sia alla cultura musicale italiana (Michelangelo Rossi, Bernardo Pasquini, Giuseppe Gherardeschi, Andrea Lucchesi) che a quella d’Oltralpe (Johann Pachelbel, Georg Böhm, Johann Sebastian Bach, Johann Helmich Roman). Paolo Delama ha eseguito ogni parte del concerto con mirabile, decisa scioltezza, altresì evidenziando, attraverso un tocco sapiente ed equilibrato, i diversi e difficili momenti delle varie partiture. Il concerto si è rivelato un’occasione propizia per un serrato quanto interessante confronto fra la scuola italiana e quella tedesca tra Seicento e Settecento, mettendone in luce le peculiarità ma anche i reciproci intrecci e scambi che hanno influenzato in maniera trasversale i compositori al di qua e al di là delle Alpi. L’organo
di Brentonico, attribuito a Giovanni Bertè, è stato restaurato — in anni recenti — anche grazie all’interessamento del professor Tait. Il successo del concerto è stato sottolineato dall’ovazione che il pubblico presente ha tributato a Paolo Delama, il quale insegna Musica Sacra allo Studio Teologico Accademico di Trento. Delama è autore di numerosi articoli e saggi a carattere organologico su riviste nazionali, ed è referente per il Servizio Liturgia nell’Arcidiocesi di Trento. È stato pure direttore dell’Ufficio Musica Sacra e ha condotto numerose trasmissioni radiofoniche e televisive di interesse musicale e liturgico. Quinto Canali, assessore alla Cultura, ha delineato la figura di Gustavo Tait e ha sottolineato l’importanza di ricordarlo attraverso la musica d’organo, grande passione del professore. Erano presenti al concerto la moglie di Gustavo Tait, signora Anna Maria, e i figli Cinzia e Andrea: commossi, hanno ringraziato il Comune di Brentonico e quanti hanno partecipato all’evento culturale.