«Nel nostro municipio saranno più gli emigranti Ci sono tanti avi trentini»
TRENTO A Samone, piccolo comune della Valsugana, gli abitanti sono 547, mentre gli iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (Aire) sono 528. L’incidenza rispetto ai censiti nel comune è del 95,1%, la più alta di tutto il Trentino-Alto Adige. «Manca poco che superiamo il 100% — afferma il sindaco Andrea Giampiccolo — perché dobbiamo procedere nell’inserimento di altre richieste di iscrizioni già arrivate e calcolando il trend in pochi mesi saranno più i residenti all’estero che quelli nel Comune».
Il numero così elevato di concittadini oltre confine deriva forse dalla storia di emigrazione che nei decenni scorsi ha caratterizzato la Valsugana: «Forse è per questo — ammette il sindaco — ma abbiamo discendenti anche in Australia, in Argentina, in tante altre Paesi del mondo. Mentre le richieste di iscrizione arrivano tutte dal Brasile, direi per un 90% da cittadini brasiliani di discendenza trentina alla terza o quarta generazione».
Persone che ormai i contatti con la terra d’origine li hanno persi da tempo: «Non conoscono nemmeno l’italiano, non sanno dov’è il Trentino sulla cartina — sorride Giampiccolo — ma si vede che sono affezionati ai racconti dei nonni che parlavano loro di Samone. A volte — racconta — tramite la Trentini nel Mondo arriva qualche ragazzo giovane a vedere il paesino dove abitavano gli avi».
Le ragioni ultime di un iscrizione così massiccia dallo Stato sudamericano sono ignote. «Non credo nemmeno che il motivo sia legato all’esercizio del voto», in quanto la partecipazione alle elezioni nazionali prevede l’iscrizione all’Aire: «Credo che il motivo che spinge questi lontani discendenti di trentini a iscriversi nell’anagrafe estera del comune di Samone sia dovuto a ragioni affettive, per mantenere un raccordo con le proprie origini».