Violenza, la contromossa «Controlli di vicinato»
Zaccaria in campo: ma non sono ronde. Rösch: ne parli in giunta
Un assessore di lotta e di governo. Nerio Zaccaria, leader di Alleanza per Merano, lancia con la propria civica l’idea dei controlli di vicinato per la sicurezza, all’insaputa del sindaco Paul Rösch che non dissimula il disappunto per l’affondo che, a pochi mesi dalle elezioni, arriva da una forza di maggioranza. Rösch, già scaricato dalla Svp che a primavera sosterrà la candidatura di Richard Stampfl, è gelido, a maggior ragione dopo aver affrontato il nodo sicurezza con il prefetto Vito Cusumano, che ha riunito il Comitato per l’ordine pubblico, all’indomani degli episodi di violenza maturati in riva al Passirio. «Se l’assessore Zaccaria ha una proposta, la porti in giunta e ne discuteremo» dice il sindaco, indisponibile a condurre la discussione all’esterno del municipio.
«Alleanza per Merano esiste anche fuori dal palazzo — rilancia Zaccaria — e la nostra proposta mira a garantire la sicurezza, anzitutto, ricostruendo un senso di comunità. Le telecamere e il rafforzamento della sorveglianza sono bene accette, ma noi invitiamo a condividere un passo in più». E l’assessore al Bilancio respinge la lettura di una forzatura pre-elettorale. «È dal 2017 che si sta valutando l’opzione del controllo di vicinato — assicura — gli ultimi episodi di violenza hanno riportato alla luce l’esigenza di coinvolgere i cittadini nel presidio del territorio». Nessuno, però, parli di ronde.
«Niente a che vedere — ribadisce Zaccaria — il controllo di vicinato è assicurato a partire dalla piena intesa con l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine». E a dare il «la» dovranno essere i cittadini, assicurando un impegno in prima persona. «Va costituita un’associazione ad hoc — spiega il presidente di Alleanza per Merano — e affrontata una formazione specifica. Nessun cittadino ha titolo a sostituirsi a carabinieri, poliziotti, vigili ma ben vengano supporti e segnalazioni». Il modello di riferimento è quello adottato a Padova (dove governa un’alleanza di centrosinistra, con una forte impronta progressista) e, per presentarlo, verrà convocata un’assemblea pubblica.
«Ho chiesto disponibilità al consigliere Luigi Tarzia — spiega Zaccaria — se il sindaco Sergio Giordani gli darà il benestare, potrà venire a Merano a raccontare una riuscita esperienza di comunità». Contattato anche Gianfrancesco Caccia, presidente nazionale dell’associazione «Controllo di vicinato», riferimento che federa le varie esperienze presenti nel Paese.
Il modello
Alleanza per Merano propone di coinvolgere i cittadini a supporto delle forze dell’ordine