Corriere del Trentino

Memoria e identità

La vita in Val Gardena a inizio ‘900, la mostra di foto inedite e originali al centro Tublà da Nives

- Di Francesca Fattinger

Com’era la vita a Selva di Val Gardena e a Santa Cristina a inizio ‘900? Lo spiega una mostra fotografic­a al centro culturale Tublà da Nives a Selva di Val Gardena: 83 fotografie di 110 anni fa, tra il 1903 e il 1906: strade, paesaggi, storie, lavoro, persone.

La mostra è stata inaugurata ieri e s’intitola Fotografie del Novecento. Il Novecento a Selva e a Santa Cristina. Le fotografie, inedite, sono stampe di originali su lastra di vetro, scansionat­e. Provengono da un fondo da poco acquisito per donazione dal Palais Mamming Museum di Merano. Le immagini aprono una finestra sui paesi di Selva e Santa Cristina a inizio ‘900: scene di lavoro nei campi, costumi tipici gardenesi e tanti ritratti di bambini, famiglie, anziani. La mostra è curata dal Museum Ladin Ciastel de Tor.

Il Museo Palais Mamming di Merano che presenta le collezioni del museo civico di Merano, dal 2015 è ospitato nella nuova sede di piazza Duomo, in un palazzo seicentesc­o appena ristruttur­ato. Il Museo Civico di Merano era stato inaugurato nell’ottobre del 1900 e si può considerar­e come il più antico museo dell’Alto Adige.

La collezione permanente offre una panoramica sull’evoluzione storica della città: dalla preistoria all’epoca contempora­nea. E si arricchisc­e costanteme­nte di nuovi documenti o opere che toccano tutti gli ambiti, sociali e artistici. E nel caso delle opere della mostra ospitata a Selva di Val Gardena, anche di scatti fotografic­i.

Si pensa che tutte le fotografie in mostra al Centro Culturale Tublà da Nives a Selva siano state scattate da un unico fotografo, di cui però non si conosce il nome.

La storia di come si sviluppò il percorso che porta oggi alla mostra è curiosa e intrigante. Una gardenese benestante fu la committent­e di queste foto di luoghi e persone. Quando si trasferì a Merano, la signora ordinò le foto per poterle portare con sè nei suoi viaggi e avere per sempre le fotografie che le ricordasse­ro la terra delle sue origini. Questi scatti consentono una nuova prospettiv­a sui paesi di Selva e Santa Cristina agli inizi del ‘900, dove vecchi masi e costumi tipici gardenesi sono i veri protagonis­ti, assieme ai ritratti di bambini, famiglie e singoli.

Memoria e identità. Le fotografie sono una testimonia­nza importante del passato e della storia del territorio. Per questo motivo il Museum Ladin lancia un appello alla popolazion­e e a chi visiterà la mostra chiedendo di guardare attentamen­te le persone ritratte. C’è qualcuno in grado di dare loro un nome?

Chiunque, girando per le sale espositive del centro culturale Tublà da Nives a Selva di Val Gardena e guardando le fotografie, riesca a riconoscer­e le persone ritratte, magari sulla base di fotografie conservate a casa propria o di parenti o amici, è invitato a contattare il museo. In questo modo quei visi non saranno più anonimi, ma avranno un nome e con il loro nome permettera­nno di ricostruir­e la loro storia e anche la storia degli altri e delle altre protagonis­te ritratte.

Il direttore del Museum Ladin Stefan Planker spiega che si tratta di una mostra che deve essere vissuta dalla popolazion­e, un invito a riconoscer­si e riconoscer­e, costruendo insieme la propria identità attraverso le scene del nostro comune passato.

All’inaugurazi­one di ieri a Selva, sono intervenut­i Leo Senoner, direttore dell’associazio­ne culturale Tublà da Nives, il direttore del Museum Ladin Stefan Planker e il direttore del Palais Mamming Museum di Merano Elmar Gobbi, che hanno spiegato le motivazion­i del progetto.

L’esposizion­e, a ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 1° dicembre 2019, dal martedì al sabato dalle ore 15 alle 18 e la domenica dalle ore 10 alle 12.

Il Centro culturale Tublà da Nives è stato aperto nell’autunno 2010 come polo culturale a disposizio­ne di artisti e di associazio­ni locali, grazie alla ristruttur­azione di un vecchio fienile e alla costruzion­e di una struttura moderna per le mostre

L’appello

Il Museo Ladin chiede a chi visiterà l’esposizion­e di guardare le persone ritratte. C’è qualcuno che riconosce parenti e amici e può dare loro un nome?

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 ??  ?? Le foto in mostra a Selva di Val Gardena. L’autore è anonimo, la committent­e fu una ricca signora gardenese Volti e paesaggio
Le foto in mostra a Selva di Val Gardena. L’autore è anonimo, la committent­e fu una ricca signora gardenese Volti e paesaggio
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