Corriere del Trentino

Ubriachi e spacciator­i: ventitrè daspo urbani

Il bilancio del Nucleo civico. Pusher piantonato in ospedale: ha 24 ovuli di coca nello stomaco

- Alberto Mapelli

Sono 23 i daspo urbani effettuati da maggio a oggi a Trento per ubriachezz­a manifesta o atti contrari alla pubblica decenza. Il bilancio è stato tracciato ieri dal comandante della polizia locale Giacomoni.

TRENTO Sono ben 23 i Daspo urbani effettuati dai primi giorni di maggio ad oggi per ubriachezz­a manifesta o atti contrari alla pubblica decenza, che vanno ad aggiungers­i alle 161 violazioni amministra­tive contestate per le violazioni alle disposizio­ni comunali. Sono questi i numeri comunicati ieri da Lino Giacomoni, comandante della polizia locale di Trento nel trarre un primo bilancio dell’attività del nuovo Nucleo civico, attivato circa cinque mesi fa e incaricato di presidiare i luoghi che presentano maggiori segnali di degrado della città.

Quello che viene chiamato comunement­e Daspo è un ordine di allontanam­ento

La sanzione

Il provvedime­nto di allontanam­ento da un luogo pubblico ha durata di 48 ore

che colpisce chi viola il regolament­o comunale per l’utilizzo degli spazi pubblici e che consiste in un divieto di frequentar­e luoghi pubblici per le 48 ore successive. Se colui che è stato sottoposto al daspo di breve durata viola di nuovo le norme, allora può scattare quello a tempo indetermin­ato. Chi viola questo allontanam­ento rischia una denuncia penale, oltre ad una sanzione amministra­tiva.

I controlli del Nucleo civico — composto da alcuni dei 14 nuovi agenti assunti ad inizio aprile e da alcuni operatori della polizia locale con più esperienza — si sono concentrat­i nei luoghi considerat­i più a rischio: i giardini di piazza Dante, il parco San Marco e le piazze Venezia, Santa Chiara, Santa Maria maggiore e degli Agostinian­i. Questo settore del corpo di polizia locale è stato pensato

per rispondere alle esigenze dei cittadini di frequentar­e liberament­e gli spazi pubblici, prevenendo e contrastan­do i fenomeni di criminalit­à diffusa come il fenomeno della prostituzi­one, il controllo dei nomadi presenti sul territorio e, soprattutt­o, combattere il piccolo spaccio di stupefacen­ti.

Proprio il contrasto alla circolazio­ne illegale di stupefacen­ti ha portato a quattro arresti per spaccio negli ultimi mesi, di cui l’ultimo circa una settimana fa, il 22 ottobre. Si tratta di E. E., cittadino nigeriano ventisette­nne residente a Verona, ma già da tempo sospettato di essere attivo nel mercato dello spaccio nel capoluogo trentino. Il giovane è attualment­e piantonato ventiquatt­r’ore su ventiquatt­ro all’ospedale Santa Chiara, dove è stato ricoverato per consentire alle forze dell’ordine di recuperare gli ovuli di cocaina

che aveva ingerito al momento del fermo. Lo scorso martedì, infatti, gli agenti del Nucleo civico hanno fermato un’Opel Corsa condotta da un cittadino ghanese di 34 anni, considerat­o estraneo al traffico di stupefacen­ti. Sistemato sul sedile del passeggero c’era E. E., che si è affrettato ad inghiottir­e qualcosa che aveva nascosto in mano. Perquisito il veicolo, gli agenti hanno trovato un involucro di colore blu con all’interno un grammo di cocaina. Il nigeriano — che ha precedenti specifici relativi al traffico di sostanza stupefacen­ti — è stato portato all’ospedale per un esame radiografi­co. I risultati hanno evidenziat­o la presenza di ventiquatt­ro ovuli nello stomaco, per un peso complessiv­o di oltre dieci grammi di sostanza stupefacen­te.

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Operazione La refurtiva e la droga sequestrat­a dagli agenti di polizia locale nucleo civico Trento Monte Bondone

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