Corriere del Trentino

Coltivava cannabis, muratore arrestato

Pergine, in casa rinvenuti tre chili di marijuana. Trovate anche 19 tartarughe

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Durante il giorno passava il tempo sul cantiere o a bordo della sua Mercedes a fare avanti e indietro dalla Valsugana al capoluogo, poi quando scendeva la sera si rilassava abitualmen­te in un locale sulle rive del lago di Caldonazzo sorseggian­do bevande alcoliche pregiate. Un tenore di vita piuttosto elevato che non corrispond­eva però a quanto certificat­o dalla sua dichiarazi­one dei redditi. Da qui i controlli e la successiva scoperta della Guardia di finanza: oltre a gestire l’impresa edile, il muratore — quarantase­ttenne residente a Pergine — si prendeva cura anche di piantine di marijuana.

Dopo ore ed ore di pedinament­i e lunghi servizi di osservazio­ne, la Guardia di finanza di Borgo Valsugana aveva maturato sin dall’inizio il dubbio che il muratore fosse coinvolto in un’altra attività, di tutt’altro genere. Un sospetto che si è tramutato in certezza non appena i militari sono entrati per una verifica fiscale nel condominio in cui si trovava l’appartamen­to del quarantase­ttenne, nonché sede legale della sua impresa. Dal giroscale della palazzina proveniva infatti un forte odore di marijuana. Quando poi sono entrati nell’abitazione del muratore (di origini siciliane), i finanzieri — supportati dalle unità cinofile antidroga della compagnia di Trento — hanno scoperto tre chili di marijuana riposti in alcune cassette per l’essiccazio­ne. A quel punto le ricerche sono state estese anche ai dintorni dell’abitazione dove, in un terreno vicino, il muratore aveva ricavato uno spazio per la coltivazio­ne delle piante di cannabis, per un peso complessiv­o di due chili.

Ma oltre ai fiori di cannabis, il muratore — arrestato poi con l’accusa di coltivazio­ne di piante di marijuana e detenzione ai fini di spaccio — teneva in casa diciannove tartarughe ed un serpente, conservato all’interno di un barattolo di vetro. Non possedendo alcuna autorizzaz­ione, gli animali sono stati sequestrat­i dai militari della guardia di finanza in collaboraz­ione con gli agenti della forestale di Pergine ed un esperto del Muse.

L’uomo, fino ad oggi incensurat­o, è stato tratto in arresto con l’accusa di coltivazio­ne di piante di marijuana e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacen­te e trasferito nella casa circondari­ale di Spini di Gardolo.

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Sequestro Alcune foglie di marijuana sequestrat­e nell’operazione della Guardia di Finanza

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