Centro S. Chiara, Divina nominato alla presidenza
Ieri la nomina dell’ex senatore. Sandra Matuella sarà vicepresidente
TRENTO Tutto come previsto: Sergio Divina è il nuovo presidente del Centro servizi culturali Santa Chiara.
Nonostante le polemiche, nonostante le critiche, ieri mattina la giunta provinciale — su proposta dell’assessore alla cultura Mirko Bisesti — ha deciso di indicare l’ex senatore della Lega per la poltrona più importante del centro di via Santa Croce. «Io sono al lavoro, le polemiche le lascio agli altri» è stato il commento di Bisesti subito dopo la nomina: un messaggio chiaro a chi si è opposto alla scelta, criticandola fino a poche ore dalla decisione ufficiale dell’esecutivo.
Non più tardi di mercoledì, infatti, in prima commissione consiliare le opposizioni avevano contestato duramente la proposta dell’ex senatore per l’incarico di presidente del Centro Santa Chiara, puntando il dito su curriculum e competenze. Ma qualcuno aveva sollevato anche il rischio di possibili ricorsi al Tar. In realtà, anche gli altri profili dei candidati non avevano convinto i commissari di minoranza: tutti — o quasi — secondo l’opposizione non avrebbero avuto i requisiti adatti. Oltre a Divina, ad essere finiti sotto la lente per un’eventuale nomina all’interno del consiglio di amministrazione del centro di via Santa Croce sono stati Walter Perinelli, Sandra Matuella, Daniele Lazzeri, Agostino Carollo, Lucio Gardin, Flavio Bertolini, Gabriella Maffioletti,
Lorena Torresani. Tutti nomi alla fine «promossi» dalla commissione, in vista dell’ultimo passaggio di ieri.
E l’esecutivo non ha dunque sorpreso per quanto riguarda la poltrona più importante (Divina, per il suo incarico di presidente, non percepirà alcun compenso). Mentre per quanto riguarda gli altri due componenti del consiglio di amministrazione di competenza di Piazza Dante, la giunta ha optato per il nome di un uomo e di una donna. Entrano dunque nel board Daniele Lazzeri (giornalista e chairman del think tank di studi geopolitici e di economia internazionale «Il Nodo di Gordio») e la giornalista — candidata alle scorse elezioni provinciali con la Lega — Sandra Matuella. A quest’ultima è stato affidato il ruolo di vicepresidente.
Completano il consiglio di amministrazione i rappresentanti delle due amministrazioni comunali di Trento e Rovereto: per Palazzo Thun il nome designato è quello di Paolo Dalla Sega, mentre per quanto riguarda la Città della Quercia nel board siederà Maurizio Cau.
Per il collegio dei revisori dei conti sono stati nominati invece Alessandro Giarolli, Andrea Tamanini e Lucia Corradini. Entrambi gli organismi — il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti — rimarranno in carica per cinque anni.