Bancomat, un altro assalto Drena, nel mirino la Rurale
Nell’esplosione danni anche al supermercato
Proprio come due settimane fa a Ospedaletto, in Valsugana: nella notte tra venerdì e ieri, più o meno verso le 3.30, un’esplosione ha fatto saltare il bancomat della Cassa rurale Alto Garda e Ledro di Drena. L’onda d’urto generata dall’esplosione è stata talmente forte da mandare in frantumi le vetrate del supermercato che si trova nello stesso piazzale e provocare ingenti danni alla struttura del municipio. Il bottino del colpo è di circa 20.000 euro. Indagano i carabinieri.
TRENTO Ancora una volta nel weekend, quando il bottino è cospicuo negli sportelli bancomat. Per la seconda volta nella notte tra un venerdì e un sabato, proprio come due settimane fa a Ospedaletto, in Valsugana. Anche allora, il boato di un’esplosione aveva rimbombato nel cuore della notte, svegliando tutte le persone del paese. Questa volta, la stessa sorte è toccata agli abitanti di Drena, un piccolo centro a cavallo tra la valle dei Laghi e il Basso Sarca. Ad essere preso di mira, nuovamente, uno sportello della Cassa rurale, della filiale Alto Garda in questo caso. Il bottino è di circa 20.000 euro.
Erano più o meno le 3.30 quando è stato avvertito il botto. Lo scoppio è stato preceduto dal rumore assordante della sirena dell’allarme antifurto. A partire da quel momento, nel giro di pochi minuti, lo sportello della Cassa rurale Alto Garda è stato cavato dalla parete dello stanzino bancomat ed è stato caricato nel bagagliaio di un’auto, da un gruppo di persone con il volto coperto presumibilmente. «Prima che suonasse l’allarme, si sentivano già dei rumori nella zona — racconta un signore che abita nei pressi di via Don Camillo Corradini, dove è avvenuto il colpo — Quando mi sono affacciato alla finestra ho sentito gente urlare. Poi ho intravisto uno che si muoveva nel piazzale, probabilmente era il palo. A quel punto, avendo capito la situazione, mi sono nascosto dietro la tenda per non farmi vedere e ho chiamato immediatamente i carabinieri. Subito dopo si è attivato l’allarme e c’è stato un forte boato. I pezzi dello stanzino dove si trovava lo sportello sono andati a finire anche in mezzo alla strada».
All’incirca sette, otto minuti dopo sono arrivati i carabinieri, ma era già troppo tardi. L’auto aveva lasciato il paese portando con sé la cassetta contenente il contante, ancora in fase di quantificazione. Non si sa ancora se i malviventi abbiano utilizzato l’acetilene oppure polvere da sparo. L’onda d’urto generata dall’esplosione è stata comunque molto forte. A tal punto da mandare in frantumi le vetrate dell’unico supermercato del paese che si trova nel piazzale, oltre che a provocare ingenti danni alla struttura del municipio. «Lo spostamento d’aria ha fatto cadere anche alcuni scaffali — spiega Sandro Bertolini, direttore della Famiglia cooperativa Valle del Cavedine — Ora dovremo mettere dei pannelli in sostituzione alle vetrate, ma finché non sarà tutto ripristinato purtroppo non possiamo riaprire». Per risalire ai responsabili del furto, i carabinieri hanno sentito alcuni testimoni e ora stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere dello sportello automatico, dei negozi e delle strade del centro abitato. È ancora presto per sapere se si tratti della stessa banda che ha messo a segno il colpo da 20.000 euro avvenuto due settimane fa allo sportello della Cassa rurale Valsugana e Tesino di Ospedaletto, oppure quello da 70.000 euro al bancomat dell’ufficio di Poste italiane di Borgo Valsugana risalente ai primi giorni di settembre. In ogni caso non è la prima volta che a Drena viene derubato lo sportello della Cassa rurale. «È già successo circa quindici anni fa — ricorda il gestore di un albergo del paese — in quell’occasione avevano tagliato tutte le linee telefoniche impedendo di chiamare i soccorsi».
Il direttore La coop non potrà aprire fino a quando non sarà tutto ripristinato