Mercatini, ultimi ritocchi: poi l’invasione
Dal caso Trento, dove a decidere sarà il Tar, alle gite in carrozza a Bressanone Guida alle bancarelle più belle d’Italia, che per due mesi attirano spese e turisti
Fervono i preparativi, e l’attesa, per i mercatini di Natale che da fine mese al 6 gennaio illumineranno il Trentino Alto Adige. Nati all’inizio degli anni ‘90 sono i più antichi d’Italia.
Fervono i preparativi, e l’attesa, per i mercatini di Natale che da fine mese al 6 gennaio illumineranno il Trentino Alto Adige. Nati all’inizio degli anni ‘90 sono i più antichi d’Italia e secondo l’Istat con il loro profumo di succo di mele, strudel, pan pepato, zelten, Brezel farciti e vin brulé e l’originale oggettistica natalizia home made attirano la maggioranza dei 766 milioni di euro spesi in Italia ogni anno per questa tradizione molto amata e diffusa ormai in 600 città del Paese. Gli allestimenti locali non hanno competitor, tanto è vero che i 3 milioni di pernottamenti riferiti, a livello nazionale, a una quota di turisti pari al 14,7% degli appassionati sono concentrati in particolare nella regione (media di 1-2 notti a visitatore).
Quest’anno però il rosso del Natale si mischia al giallo che avvolge il villaggio pronto ad alzare per primo il sipario, il 23 novembre sulle piazze Fiera e Battisti: quello di Trento. Due giorni prima il Tar discuterà infatti il ricorso contro l’Apt depositato da Agostino Carollo con la sua società Everness. L’imprenditore sostiene di aver presentato prima dell’Apt domanda al Comune
per l’occupazione delle piazze e l’organizzazione del mercatino e quindi di averne diritto. Si è rivolto anche all’Antitrust. In attesa del giudizio — in ballo un indotto complessivo di un milione di euro —, procede febbrilmente la preparazione di 90 casette in legno, regno di enogastronomia e artigianato locali, della Casa di Babbo Natale con slitta magica e folletti che accoglierà i bambini in piazza Santa Maria Maggiore, e del cartellone degli spettacoli. Tutto all’insegna del green: l’energia è prodotta dalle centrali idroelettriche delle Dolomiti, le stoviglie utilizzate sono lavabili o compostabili ed è prevista la raccolta differenziata. È invece già una sicurezza l’inaugurazione, alle 17 del 28 novembre, del mercatino di Natale di Bolzano, il più grande d’Italia. L’edizione numero 27, che conferma la location di piazza Walther, alle casette di legno affianca la pista di pattinaggio, installata nella via di collegamento con la stazione, oltre al presepe rustico alpino creato alla base del grande albero di Natale. In occasione della «Lunga notte dei musei», che il 29 del mese prevede l’ingresso libero fino all’una di notte, il mercatino e i negozi resteranno aperti fino alle 21. Scenografia incorniciata dal presepe vivente, dalle musiche dell’avvento alpino che accompagneranno le sorprese del weekend, dall’arrivo di San Nicolò, il 6 dicembre, e del Krampus, il 7, con le loro scorte di dolci e spaventi per i più piccoli.
Dall’eleganza di Bolzano all’incanto di Bressanone, che sempre alle 17 del 28 novembre aprirà le sue 35 casette «green» (elettricità rinnovabile e illuminazione a led in tutta la città) intorno all’alberone di piazza Duomo. Cori e gruppi musicali, escursioni in carrozze trainate da cavalli, nove presepi a grandezza naturale e iniziative di beneficienza coinvolgeranno i visitatori nella magia della festa più amata dell’anno. E scandita dai disegni dei bambini delle elementari che formeranno il calendario dell’avvento sulle finestre di una casetta e decoreranno gli stand. Aspettano infine oltre 500mila appassionati i mercatini di Merano (84 stand e vernice il 28 novembre alle 17), che lanciano l’intrattenimento per i bimbi e la pista di pattinaggio in piazza Terme. E poi ci sono i suggestivi allestimenti di Brunico, Vipiteno, Val Gardena, Lana: impossibile citarli tutti. E anche resistere: la spesa media a persona è tra i 50 e i 200 euro. Solo il 18% della folla si limita a «curiosare».