Itas, analisi di una sconfitta Lorenzetti: più aggressivi
Trentino volley prepara il riscatto in campionato. Mercoledì la sfida con Vibo Valentia
C’è amarezza, certo, ma anche la consapevolezza di aver comunque fatto quanto era nelle proprie possibilità. L’Itas si lecca le ferite dopo la sconfitta in semifinale di Supercoppa contro Perugia incassata nonostante un’ottima partenza e un primo set condotto in modo esemplare. Adesso bisogna voltare pagina in fretta, pensare al campionato e riprogrammarsi mentalmente sulla strada di una volata che sarà lunga e dispendiosa.
Il ko di venerdì sera ha comunque lasciato all’Itas Trentino diverse note positive, su cui poggiare il proprio cammino nell’immediato futuro. Fra tutte, l’ottimo rendimento offerto a muro, andato a segno ben quindici volte in quattro parziali. Si tratta, da questo punto di vista, della miglior prestazione dell’anno solare 2019 per i gialloblù, che all’Eurosuole Forum hanno fatto registrare una media di 3,75 muri punto per set, nettamente migliore del precedente primato (3,2 realizzato in occasione del match casalingo con Civitanova del 22 aprile e di quello di Istanbul del 26 marzo scorso).
Il giocatore che ha contribuito maggiormente ad elevare questo tasso è stato Lisinac, autore di cinque block personali, ma anche Russell (3) e la coppia azzurra Giannelli-Candellaro (2 a testa) hanno saputo farsi valere particolarmente: «Peccato — spiega lo schiacciatore Uros Kovacevic — perché l’approccio alla partita era stato molto convincente. Avevamo iniziato con il piglio giusto, giocando un’ottima pallavolo ma non siamo riusciti a continuare a farlo anche perché Perugia dal suo lato ha iniziato a battere molto bene, togliendoci l’alternativa del gioco al centro».
Poi l’onore agli avversari e le nuove sfide che attendono l’Itas. «Complimenti ai nostri avversari per averci saputo mettere in difficoltà, questo per noi è solo l’inizio di un cammino molto lungo e ricco di partite», ha concluso Kovacevic.
Chi ha giocato una partita esemplare sotto tutti i punti di vista è stato Davide Candellaro: «È stata una partita molto combattuta — spiega il centrale dell’Itas — dove Perugia è cresciuta proprio nel momento in cui noi siamo calati e con tutta probabilità le due cose sono legate. Si è vista comunque una bella lotta punto a punto e anche quando i nostri avversari hanno provato a scappare siamo stati in grado di risalire la china. Il rammarico è per aver commesso qualche errore di troppo quando non dovevamo ma non possiamo lamentarci troppo». Un’analisi condivisa anche da Angelo Lorenzetti. «Per due set abbiamo mostrato una buona pallavolo, poi siamo calati in ricezione diventando inevitabilmente più prevedibili nel nostro modo di giocare e concedendo quindi più spazio agli avversari. Dobbiamo essere maggiormente continui e capire i momenti della partita, interpretandoli al meglio; dobbiamo cioé essere più aggressivi ed essere in grado di modificare il nostro modo di giocare anche in corso d’opera», aveva raccontato l’allenatore dopo la partita di venerdì sera.
L’immediato ritorno al lavoro in programma stamattina è stata programmata per permettere ai giocatori di ottimizzare la propria condizione (fisica e tecnica) in vista del prossimo appuntamento ufficiale, in calendario già per mercoledì 6 novembre. In quella data è infatti prevista la trasferta più lunga di tutta la regular season di SuperLega Credem Banca 2019/20 (il recupero del terzo turno), visto che Giannelli e compagni saranno di scena a partire dalle ore 19.30 (diretta Radio Dolomiti e Lega Volley Channel) al PalaCalaFiore di Reggio Calabria, campo dove in questa stagione la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia disputerà le proprie partite casalinghe.
Trasferta più lunga Mercoledì Giannelli e soci saranno di scena al PalaCalaFiore di Reggio Calabria
Kovacevic
Avevamo iniziato con il piglio giusto ma non siamo riusciti a continuare perché Perugia ha iniziato a battere molto bene
Candellaro
Il grande rammarico è per aver commesso qualche errore quando non dovevamo Ma non possiamo lamentarci troppo
Lorenzetti
Siamo calati e siamo diventati prevedibili Dobbiamo essere più aggressivi ed essere in grado di modificare il nostro modo di giocare