Corriere del Trentino

«Minori in affido, basta giudizi affrettati»

L’appello degli assistenti sociali: «Si valutino i fatti. Commission­e provincial­e, noi ci siamo»

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TRENTO Dopo le polemiche politiche sul caso Bibbiano, sul quale la magistratu­ra sta facendo chiarezza, arrivate anche in Trentino, l’ordine degli assistenti sociali del Trentino Alto Adige per la prima volta esce allo scoperto e prende parola in modo ufficiale affinché le polemiche politiche «non diventino un’occasione per mettere in discussion­e un’intera categoria profession­ale».

Gli assistenti sociali lavorano nel silenzio, «dietro alle quinte», e lontano dai riflettori, per un senso forte del dovere e di doverosa riservatez­za. Ma questa volta la presidente dell’Ordine, Angela Rosignoli, ha deciso di mettere nero su bianco un appello, stigmatizz­ando l’abitudine a usare un «linguaggio che crea solo risentimen­to». «I fatti devono essere analizzati oltre i giudizi affrettati», spiega la presidente.

Le vicende di Bibbiano hanno indignato tutto il Paese, hanno scatenato rabbia e polemiche. Lo scandalo sembra però ridimensio­nato. «Su 100 casi esaminati in 15 è stato disposto l’allontanam­ento del minore. Il sistema è sano», hanno commentato i giudici bolognesi. Ma le polemiche non si fermano e continuano a infuocare il dibattito politico, anche a Trento. «Oggi viviamo in un momento storico dove tutti pensano di dover avere un’opinione su tutto — spiega Rosignoli — si esprimono giudizi senza nessuna base concreta e le opinioni diventano fatti, quando i fatti, quelli veri, non sono stati nè analizzati nè giudicati». L’Ordine ricorda la nascita del servizio sociale in Trentino Adige, terra dove la «cooperazio­ne e il sostegno reciproco hanno portato la regione a raggiunger­e il massimo degli indici nazionali si sviluppo e qualità della vita», e snocciola numeri sull’aumento dei minori vittime di violenza ( sono 5.990 nel 2018, secondo le «Terre des Hommes», uno dei più grandi movimenti al mondo per la difesa dei diritti dei bambini). «Bisogna contrastar­e la violenza e realizzare nuove politiche per la difesa e il sostegno delle famiglie in difficoltà», continua Rosignoli che si appella anche al governo provincial­e che recentemen­te ha istituito una commission­e d’inchiesta interna alla Provincia per esaminare i casi di affido dei minori.

 Rosignoli Bisogna pensare di realizzare nuove politiche per la difesa e a sostegno delle famiglie in difficoltà

«Ribadiamo la nostra disponibil­ità ad essere interlocut­ori nella commission­e d’inchiesta», chiarisce la presidente dell’Ordine. «Intanto da parte nostra — precisa — tutti gli assistenti sociali continuera­nno ogni giorno, lontano dai riflettori, ad affrontare i conflitti negli spazi più privati delle famiglie, con grande profession­alità, formazione continua a rispetto dei diritti. Perché nessuno di noi si sente parte di una corporazio­ne che ha come fine la sottrazion­e dei bambini e dei ragazzi dalle loro famiglie».

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