Maltempo: strade chiuse, smottamenti e sfollati
Frana a Maso Nuovo, famiglie ospitate dai pompieri
Il Trentino ieri si è risvegliato immerso in una magica atmosfera tutta invernale. La neve ha raggiunto anche il fondovalle causando incidenti e la caduta di alberi. Ma i danni sono contenuti. Chiuse quindici strade. In Alto Adige 15mila cittadini sono senza corrente.
TRENTO L’allarme è scattato alle 18.15: un boato a Maso Nuovo, a Mezzocorona. Lì, dove si trova un groppo di abitazioni singole, d’un tratto è franata la roccia. Il bilancio è di quattro case evacuate e diciassette persone rimaste fuori casa. Vista l’emergenza repentina, a ospitarli sono stati gli stessi vigili del fuoco intervenuti sul posto. Sette persone hanno trascorso la notte da loro.
Circa venti le persone che sono intervenute, fortunatamente senza feriti. Ma le rocce sono arrivate a pochi metri dalle case, di qui la necessità di procedere all’evacuazione. Oggi i vigili del fuoco permanenti torneranno sul posto — ieri era troppo buio — per verificare, attraverso l’aiuto dei droni, lo stato di sicurezza degli edifici.
Il maltempo, dunque, ha lasciato i suoi segni. Non ha provocato danni alla rete elettrica, com’è avvenuto in Alto Adige dove in 15.00 cittadini sono rimasti senza corrente, ma anche in Trentino la nevicata novembrina ha causato diversi disagi alla viabilità. Per il rischio smottamenti e la caduta di rami e alberi, nella giornata di ieri sono state chiuse una quindicina di strade in varie zone del territorio provinciale a quote superiori 600-700 metri.
Il peso della neve, unito al lento e continuo lavorio del vento, ha piegato o fatto cadere decine di alberi, mettendo in allerta gran parte delle caserme dei vigili del fuoco.
Dalla notte di martedì fino
La neve è arrivata copiosa anche a Folgaria. Le strade sono ricoperte di coltre bianca. Nelle zone di montagna la neve ha raggiunto i 70 centimetri al primo pomeriggio di ieri, in particolare, sono stati numerosi gli interventi dei pompieri per la gestione degli schianti e la messa in sicurezza della rete viaria. In Alta Valsugana, dove sono stati registrati 30-40 centimetri di neve, è stata chiusa la strada provinciale del Passo Redebus nel comune di Bedollo. Mentre nelle prime ore del mattino, a causa della caduta di rami e alberi, è stata interrotta la circolazione sulla strada provinciale del Bondone a nord del lago di Lagolo e sulla sp di Fai della Paganella fino a Andalo. Nelle zone di alta montagna o in prossimità dei passi, dove sono stati raggiunti 60-70 centimetri di neve, sono stati chiusi alcuni tratti per la quantità delle precipitazioni nevose abbattutesi nella notte oppure per il pericolo delle valanghe, come nel caso del passo Fedaia, nel tratto tra il confine veneto e la località Diga. Nella valle dell’Adige, invece, le condizioni del manto stradale, reso particolarmente sdrucciolevole dalle abbondanti precipitazioni piovose, hanno originato tre incidenti su alcune arterie principali del capoluogo. Nella mattina il traffico è andato in tilt per un tamponamento tra tre auto nelle vicinanze della galleria del Bus di Vela. Per fortuna nessuna delle tre persone coinvolte nell’incidente è rimasta ferita, ma lunghe code di mezzi provenienti dalla valle dei Laghi sono andate avanti per ore.