Aggredisce l’ex moglie con un paio di forbici: quarantenne arrestato
Arco: donna di 29 anni salvata dai carabinieri. L’uomo voleva aggredirla con delle forbici
Si era fatto aprire la porta dal figlioletto, ma quando l’uomo ha raggiunto l’appartamento in mano impugnava un paio di forbici. E appena l’ex moglie si è affacciata alla porta lui l’ha aggredita. È stato arrestato per tentato omicidio un ventinovenne che ieri ha assalito l’ex nella sua casa di Arco. In passato era già stato allontanato.
TRENTO Quando il bambino ha alzato la cornetta del citofono e ha chiesto chi fosse, una voce rassicurante ha risposto «papà». Un attimo dopo il portone del condominio si è aperto. In realtà dietro quel richiamo paterno si nascondeva l’ennesimo tranello. Arrivato sul pianerottolo di casa in possesso di una forbice, l’uomo, in passato già responsabile di maltrattamenti, ha cominciato a prendere a pugni la porta, intimando l’ex moglie a farlo entrare. Ma la donna si è fatta coraggio e ha chiamato subito i carabinieri di Riva del Garda.
Non appena ha sentito una voce maschile al citofono, la donna, di 29 anni, si è subito insospettita e ha chiesto a suo figlio chi fosse stato a rispondere. Visto che l’ex marito, un quarantenne del posto, non avrebbe potuto vedere il bambino quel giorno e, in ogni caso, non avrebbe potuto presentarsi fuori casa. Quattro anni fa, infatti, l’uomo, dopo una denuncia per maltrattamenti e aggressioni, era stato colpito dal divieto di avvicinamento alla casa familiare e alla moglie. Ciononostante, domenica scorsa, verso ora di pranzo, il quarantenne ha deciso di violare i provvedimenti del giudice e di fare irruzione nell’abitazione con una forbice, spaventando il figlio e l’ex moglie. Superato il primo step, ingannando il bambino di otto anni, è entrato nella palazzina e ha cominciato a fare le scale fino al terzo piano. Ma quando ha suonato al campanello di casa, dall’altra parte della porta la donna lo ha esortato ad andare via. Il rifiuto da parte dell’ex moglie ha mandato fuori di giri l’uomo, che un istante dopo ha iniziato a battere violentemente contro la porta con calci e pugni, arrivando addirittura a piegare la maniglia. A quel punto la donna non ci ha pensato due volte e ha lanciato l’allarme componendo il numero unico di emergenza 112.
Nel giro di pochi minuti i carabinieri sono arrivati nel piazzale del condominio e una volta entrati si sono diretti immediatamente verso l’appartamento della famiglia. In questo frangente, l’uomo avrebbe nascosto una forbice sotto un vaso posizionato nel pianerottolo. I militari lo hanno poi bloccato, subendo resistenza dal quarantenne, che continuava a colpire la porta. In seguito, grazie alle testimonianze della donna e di alcuni vicini di casa, i carabinieri hanno ricostruito minuziosamente la dinamica dell’accaduto e arrestato l’uomo in flagranza dei reati di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. In questo modo, la giovane madre, illesa, ha potuto rasserenare il figlio, che si era nascosto per paura di ciò che stava succedendo. Mentre l’uomo è stato trasferito alla casa circondariale di Spini di Gardolo in attesa dell’udienza di ieri mattina. Il giudice ha poi convalidato l’arresto in carcere e si è riservato di fare ulteriori approfondimenti. «Quest’ultimo avvenimento, fortunatamente conclusosi senza vittime — hanno fatto sapere i carabinieri — deve spronare tutte le vittime di violenza a denunciare immediatamente alle forze dell’ordine, senza titubanze, i soprusi subiti e soprattutto gli episodi violenti».
La dinamica Il figlio di otto anni ha risposto al citofono e la donna ha allertato i militari dell’Arma