Autostrada gratis anche a Bolzano, Cattoni apre
Dopo la sperimentazione dell’Urban Pass in Trentino, l’ad possibilista: «Se i soci lo chiedono ci siamo»
BOLZANO I cantieri per il tram potrebbero aprire il varco all’opzione Urban Pass nel capoluogo altoatesino, con l’accesso gratuito all’autostrada A22 per i residenti nel tratto a ridosso della città. «In linea di principio è una prospettiva percorribile — spiega Diego Cattoni, amministratore delegato di Autobrennero — se gli enti locali, a fronte di esigenze straordinarie comprovate e temporanee, ponessero la sollecitazione, saremmo disponibili al confronto».
Un’ipotesi che potrebbe prendere corpo se prevalesse il sì nel referendum del 24 novembre, anche alla luce dell’intesa avviata il primo novembre scorso in Trentino per la gratuità del transito tra i caselli Trento Nord e Trento Sud, per fare fronte ai disagi collegati i lavori di realizzazione del nuovo svincolo di collegamento tra la tangenziale di Trento e la strada provinciale dell’Interporto. La Provincia di Trento, inoltre, si impegna a farsi carico dei mancati introiti per la società autostradale nell’arco dei dodici mesi fissati al momento per l’attuazione dell’accordo. «Per ora non ci sono interlocuzioni con Bolzano — riprende Cattoni — ma se dovessero maturare le condizioni, i tempi di accordo potrebbero essere rapidi, con l’apertura di finestre compatibili con i flussi del normale traffico autostradale, dando nel contempo una soluzione alle esigenze temporanee della mobilità urbana, senza consumo di territorio e contenendo gli impatti ambientali, attraverso l’uso del Telepass che è un sistema che garantisce fluidità e verifica degli accessi».
Nel dettaglio, l’accordo siglato in Trentino prevede sia applicata ai residenti un’esenzione tra i caselli di Trento Nord e Trento Sud in ambo le direzioni dal lunedì al venerdì, escluse le eventuali festività, fra le 6 e le 9 e fra le 17 e le 20, esclusivamente a chi accede dalle tre stazioni autostradali comprese nel tratto. L’idea sembra avere raccolto l’interesse degli utenti trentini, tanto che sarebbero già state superate le cinquecento richieste. Forte del successo, e con un occhio rivolto ad altre aree provinciali, la giunta trentina sta valutando l’estensione del progetto anche a Rovereto. La norma è stata inserita nella finanziaria che a dicembre approderà in consiglio provinciale. In passato, Paolo Giacomoni (M5S) aveva presentato, senza successo, una proposta in consiglio comunale che andava in questa direzione. Il sindaco Renzo Caramaschi, del resto, si è detto disponibile a sostenere l’iniziativa, a patto che non abbia oneri per il Comune.