Corriere del Trentino

Omaggio al Muro di Berlino: i cuori di Kiddy Citny

Al Museo Civico di Bolzano l’installazi­one dell’artista che per primo disegnò sulla barriera tedesca

- S.M.C.Sen.

Per celebrare il trentennal­e della storica caduta del Muro di Berlino, Bolzano ospita al Museo Civico l’artista tedesco Kiddy Citny , che per primo, all’inizio degli anni Ottanta dipinse sul Muro che separava le due Berlino, Est e Ovest. L’opera dal titolo «Contro tutti i muri», è stata inaugurata ieri.

L’iniziativa, che vede la collaboraz­ione del museo con il circolo culturale «La Stanza», è stata spiegata da Kiddy Citny ie resterà in esposizion­e fino al 13 febbraio 2020 nel cortile interno del Museo Civico di Bolzano. Alla fine, gòi studenti delle scuole verranno coinvolti in una performanc­e in cui il Muro, in maniera simbolica, verrà abbattuto. Il racconto di un decisivo capitolo della storia contempora­nea attraverso i ricordi dell’artista e musicista (è anche fondatore di una band) nato a Stoccarda nel 1957 e cresciuto tra Brema e Berlino Ovest.

Fu il primo a dipingere, clandestin­amente con l’amico Thierry Noir, su quel muro lungo 156 chilometri e alto quasi 4 metri, simbolo del totalitari­smo e dell’assolutism­o di un regime. Una barriera eretta nel 1961 e divenuta macerie, sotto gli occhi delle telecamere che hanno trasmesso l’evento in mondovisio­ne, il 9 novembre 1989. Quel giorno, assieme al Muro di Berlino, si sgretolava anche il blocco comunista e le due Germanie si ritrovaron­o unite in un nuovo destino comune.

Kiddy Citny disegnava principalm­ente cuori e prìncipi, che diventano il segno distintivo della sua arte lasciandos­i ispirare dai testi delle sue canzoni. L’obiettivo? Comunicare l’assurdità del Muro trasforman­dolo in una prigione d’arte. Al pubblico ha raccontato la potenza comunicati­va dei suoi famosi «cuori incoronati», progetto realizzato 32 anni fa che conserva ancora oggi inalterato il suo significat­o.

«Un’opera - spiega l’artista che parla di come tutti noi dovremmo sentirci: come un re o una regina. Ho dipinto i due cuori racchiusi vicini come simbolo di unificazio­ne, perché sono necessarie due persone per un confronto». Il sogno di Kiddy Citny? «Il muro che dipingerei volentieri si trova in cielo. Vorrei riuscire a disegnare grandi quadri con un aereo».

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L’installazi­one L’artista Kiddy Citny davanti al suo Muro simbolico

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