Locanda Margon, cena-spettacolo con Hemingway
Questa sera cena-spettacolo alla Locanda Margon di Trento nell’ambito della rassegna «Hemingwayana»
Acentoventi anni dalla sua nascita, questa sera alla Locanda Margon di Trento si ripercorre un pezzo di storia di Ernest Hemingway con una cena-spettacolo firmata dalla Stella Michelin Edoardo Fumagalli, chef resident del ristorante di Cantine Ferrari, a partire dai piatti e dalle ricette amate dallo scrittore o ispirate alla sua vita e alle sue opere. Ad accompagnare il percorso culinario, ci saranno gli attori Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis che racconteranno ai commensali l’origine delle pietanze attraverso le parole del grande scrittore, in un connubio inedito tra letteratura e ristorazione.
Si parte con gamberi in acqua di mare ispirato al libro Isole nella corrente e al fatto che a L’Avana Hemingway aveva fondato un ordine non troppo ufficiale: «L’ordine reale dei mangiatori di gamberetti». Per entrare a far parte di questo gruppo, l’iscrizione prevedeva un solo requisito, ossia quello di mangiare i gamberetti interi, testa e coda compresa.
Secondo piatto della serata sarà lo stufato di coda di manzo, riso e peperoni verdi in agrodolce, per raccontare un altro pezzo di vita di Hemigway, quella della passione dello scrittore per i safari e le battute di caccia in Africa, dove a cucinare per lui ci pensava N’bebia, «il nostro cuoco, accoccolato accanto al fuoco, ci preparava del cibo degno di governatori e di gourmet», racconta la quarta e ultima moglie di Hemingway, Mary Welsh, in How It Was.
Con la terza portata – trota al burro alle erbe – i commensali saranno catapultati negli anni di Parigi, della Francia e
Ernst Hemingway a tavola con la sua gatta, lo scrittore amava circondarsi di felini della Svizzera, quando un giovane Ernest Hemingway, con la sua prima adorata moglie Hadley, gustano una deliziosa cena a base di trote in una piccola pensione a Chamby, raccontata in La pesca alle trote in Europa. Infine, lo zabaione, il dolce che chiude la cena tra Frederic Henry e Catherine Barkley, i protagonisti di Addio alle Armi. Sono in un lussuoso hotel di Milano, di fronte alla stazione dei treni, Frederic ha disertato la guerra per raggiungere Catherine e scappare insieme in Svizzera. Ordinano beccaccia con soufflè di patate, purè di castagne, insalata e uno zabaione per dessert, dessert degno del loro amore e della loro travolgente passione.
La serata, intitolata «La poesia del cibo. A tavola con Hemingway», costa 68 euro a partecipante, vini abbinati inclusi (prenotazioni allo 0461/349401), e si inserisce nell’ambito delle iniziative della rassegna «Hemingwayana» in programma dal 6 novembre al 14 dicembre.