Felicetti cresce e assume ventitré persone
La Provincia ne eroga 2,37. Con Molina di Fiemme i dipendenti saliranno da 67 a 90
Oltre a Predazzo, Molina di Fiemme: il Pastificio Felicetti raddoppia. Entro il 2021 sarà pronta la nuova sede: 35 milioni l’investimento, di cui 2,37 erogati dalla Provincia. I dipendenti saliranno da 67 a 90.
TRENTO Il Pastificio Felicetti raddoppia. Accanto alla sede storica di Predazzo l’azienda costruirà — entro il 2021 — un nuovo impianto produttivo a Molina di Fiemme. 35 milioni di euro l’investimento, 2,37 dei quali erogati dalla Provincia di Trento.
Nel 2018 il pastificio occupava 67 dipendenti che, secondo l’accordo negoziale sottoscritto ieri con l’assessore Achille Spinelli e i sindacati, saliranno entro il 2022 a 90 unità. Tra i punti dell’accordo c’è l’impegno del pastificio a definire con Agenzia del lavoro un progetto per la selezione del personale privilegiando giovani e lavoratori espulsi a causa di crisi aziendali. Il pastificio attiverà anche una serie di iniziative di alternanza scuola lavoro coinvolgendo almeno due studenti all’anno nel triennio 2021-2023. Non solo. Avvierà con l’università di Trento una collaborazione allo scopo di formare altri tre studenti (universitari in questo caso) entro il 2023.
La realizzazione del nuovo stabilimento avrà ricadute sul territorio per 8 milioni di euro considerate le spese per l’acquisto del terreno, per la fornitura di calcestruzzo, le tinteggiature, la progettazione, l’impiantistica ed eventuali lavori eseguiti in subappalto.
Il Pastificio Felicetti acquisterà anche da fornitori locali beni e servizi per almeno 800.000 euro nel 2021 e un milione di euro per ciascuno dei tre esercizi successivi (2022-2024).
Promuoverà, inoltre, collaborazioni con i principali centri di ricerca della provincia, dalla Fondazione Edmund Mach alla Fondazione Bruno Kessler allo stesso ateneo.
«Un accordo che vede al centro il nostro territorio — chiosa il vicepresidente Stefano Felicetti — volevamo rimanere in val di Fiemme e ci siamo riusciti, grazie anche al lavoro portato avanti con tutti gli attori locali».