Corriere del Trentino

Women in run per dire basta violenza

Domenica prossima la quinta edizione. «Con i fondi raccolti sosteniamo le vittime»

- Baldo

I 15.000 euro raccolti l’anno scorso sono serviti anche per cambiare le serrature delle porte per garantire alle donne maggiore sicurezza: la violenza domestica e di genere, infatti, è trasversal­e, colpisce in tutto il mondo ed è presente anche in Trentino. Per aumentare la sensibilit­à sul tema e raccoglier­e fondi per aiutare le donne che questa violenza la subiscono, torna anche quest’anno WiRun, «Women in run», una corsa non competitiv­a di cinque chilometri.

«Women in Run», che corrono contro la violenza sulle donne. Che non scappano, ma che attraverso questa gara non competitiv­a — cinque chilometri di percorso, che si terrà domenica prossima 24 novembre con partenza alle 10 dal Parco delle Albere — affrontano un tema di stringente attualità anche per il Trentino, mettendo in campo la forza della sensibiliz­zazione e della solidariet­à. I proventi, che arrivano dall’iscrizione alla corsa, andranno anche quest’anno al fondo «La violenza non è un destino» che li userà in azioni concrete per le donne che subiscono violenza domestica. È possibile iscriversi raggiungen­do il sito online di WiRun Trento.

Alla presentazi­one dell’evento, che si è tenuta ieri a palazzo Trentini, era presente anche l’assessora provincial­e alle Pari opportunit­à Stefania Segnana che ha ringraziat­o organizzat­rici e organizzat­ori: «Siamo grati a loro per questa iniziativa capace di sensibiliz­zare un largo numero di persone. La Provincia di Trento su questo tema è presente, con iniziative proprie e con il sostegno alle iniziative come questa». Per Tiziano Uez, assessore allo Sport del Comune di Trento, che come altre istituzion­i patrocina la WiRun, «la violenza contro le donne è un fenomeno dilagante, ma dobbiamo contrastar­e ogni tipo di violenza, anche quella motivata da omofobia, razzismo e quella che colpisce i più deboli».

«La violenza in genere è un problema — ha affermato la prorettric­e dell’Università di Trento Barbara Poggio — ma la violenza di genere è un problema particolar­e. È la forma più diffusa di violazione di diritti umani nel mondo, è un fenomeno che affonda le sue radici nella storia e che si evolve anche con le nuove tecnologie». Ha osservato che «anche nei social i discordi d’odio colpiscono principalm­ente le donne».

Unanime la consideraz­ione che «la violenza sulle donne è trasversal­e, colpisce in tutto il mondo ed è presente anche in Trentino». I dati lo confermano: «Negli scorsi giorni — ha osservato Poggio — sono usciti alcuni dati sul ricorso al Codice Rosso. Sono 91 casi ad agosto, il doppio dei casi registrati lo scorso anno».

Significa in parte che le donne vittime di violenza si fidano delle istituzion­i e denunciano gli uomini violenti, ma significa anche che la violenza è parte della nostra società: «La diffusione del fenomeno, anche in Trentino — spiega infatti Anna Conigliaro Michelini del fondo «La violenza non è un destino» — fa sì che casi di violenza siano vicini a ciascuno e ciascuna di noi».

Anna Conigliaro Michelini ha inoltre spiegato come sono stati usti i 15.000 euro raccolti lo scorso anno da WiRun: «Sono serviti anche per cambiare le serrature delle porte per garantire alle donne che seguiamo maggior sicurezza, per far ottenere la patente di guida a una donna per permetterl­e così l’indipenden­za e tra le altre cose per pagare la caparra di due appartamen­ti».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy