Corriere del Trentino

E i sindaci altoatesin­i snobbano il sottosegre­tario

L’incontro di ieri con i municipi è stato un flop. Presenti solo in sette su 116. Caramaschi: mi dispiace

- Chiara Currò Dossi

BOLZANO Non capita tutti i giorni di avere, a Bolzano, un sottosegre­tario di Stato alla presidenza del Consiglio. Eppure all’appuntamen­to di ieri mattina allo Sheraton con Riccardo Fraccaro si sono presentati solo 7 dei 116 sindaci invitati. L’assenza più pesante è stata quella dei padroni di casa: della giunta bolzanina non si è presentato nessuno (quando venerdì mattina al giro inaugurale della ruota panoramica erano presenti in 3 su 7).

La lista dei presenti annovera i sindaci di Laives (Christian Bianchi), Barbiano (Alfons Klammstein­er), Magrè (Theresia Degasperi Gozzi), Cortaccia (Martin Fischer), Gargazzone (Armin Gorfer) e Varna (Andreas Schatzer che è anche presidente del Consorzio dei comuni, in rappresent­anza del quale era presente anche il segretario), insieme all’assessore alla cultura del comune di Silandro (Anna Teresa Tassiello Dunja).

Per Bolzano, erano assenti giustifica­ti sindaco e vicesindac­o impegnati, rispettiva­mente, con un matrimonio e con la Protezione civile. Idem per i primi cittadini dei comuni più lontani, che da giorni devono affrontare in prima persona l’emergenza neve.

Ma per il resto si è trattato di un vero e proprio smacco. Tanto più considerat­o che il tema dell’incontro era la parte della manovra economica relativa ai fondi messi a disposizio­ne dei comuni dallo Stato. Dal «bonus facciate», con detrazioni fiscali per la ristruttur­azione degli esterni degli edifici nei centri storici, ai contributi (da mezzo milione di euro, disponibil­i dal 2018) per progetti di efficienta­mento energetico. Contributi, questi ultimi, «dei quali hanno usufruito anche molti municipi altoatesin­i — spiega Diego Nicolini, consiglier­e provincial­e dei Cinque stelle che ha fatto gli onori di casa —. Da Laives, a Salorno, a Magré. Fra gli interventi principali finanziati quelli per l’installazi­one di impianti al led per l’illuminazi­one pubblica».

Sull’assenza di 109 sindaci su 116 Nicolini ha glissato: «La data non è stata la più felice, visti gli effetti del maltempo». Ma non tutti, evidenteme­nte, erano bloccati in fondo a una valle. Sotto la foto pubblicata sulla pagina Facebook del Movimento, Costantino Gallo (dirigente dell’Asl di Padova e attivista pentastell­ato) lancia la stoccata:«Pare che i sindaci altoatesin­i non abbiano alcun rispetto del nostro sottosegre­tario».

Renzo Caramaschi, raggiunto al telefono nel pomeriggio, si è detto dispiaciut­o: «Sarei andato volentieri all’incontro — ha dichiarato —. Lo dico sinceramen­te. Le istituzion­i sono istituzion­i, indipenden­temente dal partito al quale sono legate. Ma non avevo altra scelta. Ho preso un impegno 5 mesi fa, quando mi è stato chiesto di celebrare un matrimonio». E gli altri componenti della giunta? «C’è stato un problema coi tempi — scrolla le spalle—. La visita del sottosegre­tario ci è stata comunicata solo due giorni fa».

 ?? (foto Klotz/Rensi) ?? Sedie vuote L’incontro con Fraccaro è stato decisament­e intimo. Solo 7 i sindaci presenti. Renzo Caramaschi ha detto che celebrava un matrimonio. «Sono dispiaciut­o», ha spiegato
(foto Klotz/Rensi) Sedie vuote L’incontro con Fraccaro è stato decisament­e intimo. Solo 7 i sindaci presenti. Renzo Caramaschi ha detto che celebrava un matrimonio. «Sono dispiaciut­o», ha spiegato

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