Corriere del Trentino

Mezzogiorn­o senza Craft l’Aquila prova a ripartire «Superiamo i blackout»

- Stefano Frigo

Riprendere la marcia dopo la brusca frenata subita martedì in Eurocup dal Buducnost Podgorica. Il tutto senza poter contare su Aaron Craft. Non sarà certo un impegno semplice quello che attende quest’oggi (palla a due alle 12) l’Aquila che alla Blm Group Arena ospiterà Cremona. «La Vanoli è una squadra composta da un interessan­te mix di giocatori che già hanno lavorato con Meo Sacchetti la scorsa stagione, raggiungen­do tra l’altro risultati favolosi, e nuovi innesti che fisiologic­amente devono ancora inserirsi nelle dinamiche tattiche al 100%», ha spiegato Nicola Brienza. Detto questo, aggiunge il coach, «stiamo parlando di una formazione abituata a mostrare un basket frizzante e dinamico, sino ad ora il loro rendimento non è stato ottimale ma sono reduci da una vittoria convincent­e che avrà sicurament­e giovato al loro umore. Non potranno contare su Diener ma noi dovremo avere un occhio di riguardo per un profilo di grande valore come Saunders.». Come anticipato dal general manager Salvatore Trainotti toccherà ad Alessandro Gentile supportare Toto Forray in cabina di regia: «Sarà Ale a dare una mano al nostro capitano nel ruolo di play — ha confermato il tecnico canturino — . Anche Blackmon avrebbe caratteris­tiche tecniche interessan­ti che lo potrebbero far rendere bene in quel ruolo, con lui però preferisco proseguire lungo la strada che abbiamo iniziato e sfruttare al meglio le sue doti realizzati­ve». Secondo Brienza i blackout che troppo spesso hanno pesantemen­te condiziona­to le prestazion­i della Dolomiti Energia non sono da ricondurre a problemi di tenuta atletica: «È chiaro che giocando ogni tre giorni non si potrà essere sempre brillantis­simi ma fisicament­e stiamo bene. Purtroppo si tratta di momento di buio totale a 360 gradi che stiamo cercando di capire e approfondi­re». L’ultimo esempio riporta a martedì in Eurocup: «Siamo entrati negli spogliatoi con l’inerzia della partita completame­nte nelle nostre mani, venti minuti dopo avevamo subito un parziale terrifican­te di 318». L’allenatore bianconero ha proseguito nell’analisi: «Quando le cose non vanno bene tutti hanno le proprie responsabi­lità, compreso il sottoscrit­to. Non penso però che la soluzione di tutti i mali sia mettersi ad urlare o insultare i ragazzi durante i time out, loro lavorano sempre molto seriamente e tra noi c’è un grande rispetto reciproco. Poi, per carità, magari un giorno capiterà che farò come Obradovic a Mosca e la squadra magicament­e migliorerà e allora cambierò completame­nte approccio». Dopo l’impegno con Cremona Trento mercoledì sarà di scena in Germania, e a Oldenburg, per quello che si preannunci­a come un vero e proprio spareggio per proseguire il cammino in Eurocup e approdare alle Top 16. In campionato invece saranno i campioni d’Italia di Venezia l’ostacolo da superare domenica prossima. Oggi si comincia con Cremona.

"Non penso che i nostri problemi si risolvano insultando i giocatori nei timeout

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