Corriere del Trentino

Violento terremoto in Albania, raccolta fondi anche in Trentino

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO «La situazione è tragica e continua ad aggravarsi con il passare delle ore». A parlare delle gravi conseguenz­e del terremoto che ha colpito la costa settentrio­nale dell’Albania è Leonora Zefi, presidente dell’associazio­ne culturale donne albanesi in Trentino «Teuta» Aps. Alle 3.54 di martedì una forte e lunga scossa di magnitudo 6.4 ha fatto tremare la terra vicino alla città portuale di Durazzo. «Ci sono almeno 16 vittime e oltre 600 feriti — spiega Zefi — Per far fronte a questa emergenza cercheremo anche noi di organizzar­e una rete di aiuti in provincia, visti i tanti messaggi di solidariet­à che mi sono arrivati da molti trentini». Nel giro di poche ore, non appena sono iniziate ad arrivare informazio­ni più precise sull’entità catastrofi­ca del sisma, si sono mossi governi, associazio­ni e organizzaz­ioni di diversi Paesi per sostenere la popolazion­e albanese. «Ci sono stati già aiuti da Kosovo, Montenegro, Serbia, Francia, Italia e Grecia — fa sapere Leonora Zefi, che continua a tenere aggiornata, insieme ai referenti di altre associazio­ni presenti nel territorio, la comunità degli albanesi in Trentino (oltre 5.500 persone) — Dall’Italia si sono mobilitati subito il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa. In Trentino, sin dalle prime ore, noi abbiamo ricevuto tanti messaggi di sostegno e tante richieste per offrirsi come volontari in Albania». Nelle prossime ore si formerà una rete di associazio­ni per coordinare gli aiuti e avviare una raccolta fondi. «Sentiremo anche la Provincia per vedere se vorrà partecipar­e», aggiunge la presidente. Nel frattempo, per quanto riguarda l’associazio­ne culturale donne albanesi in Trentino «Teuta»-Aps, si può mandare un messaggio di adesione all’indirizzo mail acdait@yahoo.it oppure al numero dell’ufficio 328.4760124.

«Mi hanno raccontato che è stata una scossa interminab­ile, una cosa terribile», riporta Zefi, che per tutta la giornata di ieri si è sentita con il capo della «protezione civile» dell’Albania. L’epicentro del sisma è stato localizzat­o a venti chilometri di profondità e a undici chilometri da Durazzo, la seconda città del Paese situata ad una trentina di chilometri a nordovest di Tirana. «Il centro abitato che è rimasto più colpito è Thumanë — specifica la presidente di Acdait — Ci sono una decina di famiglie imprigiona­te sotto le macerie di due palazzi che sono interament­e crollati. Questa è l’emergenza principale su cui si sta lavorando».

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