Violento terremoto in Albania, raccolta fondi anche in Trentino
TRENTO «La situazione è tragica e continua ad aggravarsi con il passare delle ore». A parlare delle gravi conseguenze del terremoto che ha colpito la costa settentrionale dell’Albania è Leonora Zefi, presidente dell’associazione culturale donne albanesi in Trentino «Teuta» Aps. Alle 3.54 di martedì una forte e lunga scossa di magnitudo 6.4 ha fatto tremare la terra vicino alla città portuale di Durazzo. «Ci sono almeno 16 vittime e oltre 600 feriti — spiega Zefi — Per far fronte a questa emergenza cercheremo anche noi di organizzare una rete di aiuti in provincia, visti i tanti messaggi di solidarietà che mi sono arrivati da molti trentini». Nel giro di poche ore, non appena sono iniziate ad arrivare informazioni più precise sull’entità catastrofica del sisma, si sono mossi governi, associazioni e organizzazioni di diversi Paesi per sostenere la popolazione albanese. «Ci sono stati già aiuti da Kosovo, Montenegro, Serbia, Francia, Italia e Grecia — fa sapere Leonora Zefi, che continua a tenere aggiornata, insieme ai referenti di altre associazioni presenti nel territorio, la comunità degli albanesi in Trentino (oltre 5.500 persone) — Dall’Italia si sono mobilitati subito il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa. In Trentino, sin dalle prime ore, noi abbiamo ricevuto tanti messaggi di sostegno e tante richieste per offrirsi come volontari in Albania». Nelle prossime ore si formerà una rete di associazioni per coordinare gli aiuti e avviare una raccolta fondi. «Sentiremo anche la Provincia per vedere se vorrà partecipare», aggiunge la presidente. Nel frattempo, per quanto riguarda l’associazione culturale donne albanesi in Trentino «Teuta»-Aps, si può mandare un messaggio di adesione all’indirizzo mail acdait@yahoo.it oppure al numero dell’ufficio 328.4760124.
«Mi hanno raccontato che è stata una scossa interminabile, una cosa terribile», riporta Zefi, che per tutta la giornata di ieri si è sentita con il capo della «protezione civile» dell’Albania. L’epicentro del sisma è stato localizzato a venti chilometri di profondità e a undici chilometri da Durazzo, la seconda città del Paese situata ad una trentina di chilometri a nordovest di Tirana. «Il centro abitato che è rimasto più colpito è Thumanë — specifica la presidente di Acdait — Ci sono una decina di famiglie imprigionate sotto le macerie di due palazzi che sono interamente crollati. Questa è l’emergenza principale su cui si sta lavorando».