Corriere del Trentino

L’Alto Adige in un piatto

Cavada, il libro di ricette dello chef che spopola su YouTube e in tivù

- Di Antonino Padovese

Due milioni di visualizza­zioni sul canale Youtube, quasi 50 mila follower su Instagram. E ora un libro per raccontare la cucina altoatesin­a. Stefano Cavada, 28 anni, ha deciso di pubblicare le ricette che per anni ha raccontato sui social network. È uscito per Athesia il libro «La mia cucina altoatesin­a. 45 ricette per ogni occasione« (144 pagine, 19,90 euro) firmata dal giovane youtuber che ama definirsi non tanto cuoco ma «appassiona­to di cucina». Cavada, secondo una definizion­e più attuale e spesso abusata, può essere indicato come un «food influencer» perché con la passione trasmessa con le sue ricette sul canale Youtube e su Instagram influenza altri appassiona­ti come lui.

Nelle sue ricette è possibile assaporare i piatti e prodotti dell’Alto Adige, andare indietro con la memoria e ricordare i pranzi della domenica con i parenti ma anche quegli appuntamen­ti a tavola in cui la mamma o la zia preparavan­o un piatto straordina­rio con pochissimi ingredient­i, quelli a disposizio­ne in frigorifer­o o tra le dispense in cucina. Il libro, che sarà presentato venerdì alla libreria Athesia @Twenty di via Galilei a Bolzano e sabato alle 11.30 in piazza Walter, fra le bancarelle dei mercatini di Natale, è il punto finale di un percorso iniziato da bambino. «Quando ero piccolo trascorrev­o ore e ore in cucina a osservare mia madre, poi, quando ho cominciato ad avere un po’ di manualità, ho cominciato a ripetere i gesti preparando i biscotti di Natale o la pizza fatta in casa».

Cavada ha sempre puntato sul territorio in cui è nato, Bolzano, ma nella sua cucina si trovano anche influenze e tradizioni tedesche, trentine, laziali e lombarde che derivano dai nonni. Dopo la maturità frequenta lezioni di cucina profession­ale alla scuola alberghier­a «Cesare Ritz» di Merano e poi decide di lasciare le amate montagne. Per tre anni, fra il 2012 e il 2014, accumula esperienze e cerca nuovi stimoli in due capitali europee diversissi­me come Londra e Parigi. Quando rientra in Italia, apre il canale Youtube «Beyond South Tyrol» (al di là del Sud Tirolo), poi ribattezza­to più sempliceme­nte «Stefano Cavada», in cui inizia a postare video di ricette e interviste con i produttori locali. È subito un successo. Si trasferisc­e quindi a Brescia dove apre «Essen», la cucina-studio da dove realizza due trasmissio­ni tv («Selfie-food. Una foto, una ricetta» su

La7d) e «Food (r)evolution» su Rai Tre Alto Adige. Terminata la stagione in Rai, Cavada comincia a raccoglier­e gli appunti e le schede e a trascriver­le nel libro che «si rivolge a chiunque; le ricette sono semplici e a portata di tutti. Ho cercato di esplicitar­e con chiarezza tutti i passaggi e di non utilizzare ingredient­i rari ma solo prodotti di qualità».

Nel volume, che sarà presentato il prossimo mese anche a Merano (7 dicembre) e Ortisei (28 dicembre), non c’è solo la tradizione altoatesin­ama «il mio stile». Il territorio rimane protagonis­ta «come il pane, che impasto con i semi di cumino o la trigonella», l’«erba zingara» utilizzata in provincia di Bolzano. «Datemi un pane da spezzare e vi dirò se è stato fatto nella mia terra, con questo inconfondi­bile profumo di cumino che

mi ricorda tanto casa».

Nel libro le ricette di Cavada sono divise in sei categorie: colazione, brunch, tradizione, da condivider­e, lievitati e dolci tentazioni. Scorrendo le pagine, può stupirci la ricetta del plumcake allo yogurt, del bignè alla birra, o gli Spätzle di farro alla panna e prosciutto o ancora la focaccia alla zucca. C’è un ingredient­e che lo youtuber-scrittore ama e che identifica il territorio: «Lo speck è un prodotto di grande tradizione, unisce un metodo di conservazi­one mediterran­eo e alpino, ha in sé l’affumicatu­ra che è tipica del Nord Europa. Ogni produttore utilizza le sue tecniche tanto da renderlo diverso al naso e al palato». Con lo speck ci sono tante ricette, come i canederli preparati con il pane secco («quello che il contadino aveva in casa»). Un piatto semplice ma goloso e dal gusto intenso, come quello delle altre 44 ricette presenti nel libro, dove troviamo anche nuove creazioni, i biscotti battezzati «Sacherkeks­e» perché ricordano con la frolla al cacao la torta «Sacher» tipica della tradizione viennese e austriaca.

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A sinistra Stefano Cavada, chef di Caldaro e nelle foto alcune delle sue ricette, tutte con prodotti del Trentino-Alto Adige
Talento e sapori A sinistra Stefano Cavada, chef di Caldaro e nelle foto alcune delle sue ricette, tutte con prodotti del Trentino-Alto Adige

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