Rallenta ancora l’economia Calano occupati ed export
I dati della Camera di commercio nel terzo trimestre del 2019 Bene il comparto estrattivo (+14,5%) e le costruzioni (+2,4%)
TRENTO Prosegue anche nel terzo trimestre del 2019 la fase di rallentamento dell’economia trentina, che risente della situazione generale e dei mercati nazionali e internazionali in particolare di quello tedesco. Il fatturato complessivo realizzato dalle imprese trentine, esaminate nell’indagine dell’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento, che da 40 anni studia l’andamento dell’economia locale, aumenta dell’1,0% rispetto allo stesso periodo del 2018, evidenziando un ulteriore rallentamento rispetto a quello già rilevato nella prima parte dell’anno. «Un rallentamento in un quadro mondiale di rallentamento era preventivabile, l’economia è globalizzata, però salvo qualche settore più in sofferenza abbiamo solo rallentato, non siamo fermi», ha precisato il segretario generale Alberto Olivo.
Dai dati forniti, la domanda interna cresce su ritmi molto contenuti. In particolare, la domanda locale mostra una variazione in aumento simile al periodo precedente (+1,2%), mentre rallenta rispetto a tre mesi fa la domanda nazionale pur rimanendo comunque ancora positiva (+1,9%). Male invece le esportazioni con una seppure leggera contrazione dello 0,9%. Sono invece positivi altri settori, che si caratterizzano per una variazione decisamente positiva del fatturato, come il comparto estrattivo con un +14,5% di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2018, il commercio al dettaglio che vede un +3,6% e il settore delle costruzioni che registra un +2,4 per cento.
Sono contraddistinti da una crescita invece più contenuta i settori del manifatturiero (con un aumento lieve dello 0,4%), il commercio all’ingrosso (+0,6%) e i trasporti (+1,1%). Va nettamente peggio per il settore dei servizi alle imprese che si caratterizza per una contrazione dei ricavi delle vendite addirittura del -3,3%. La variazione del fatturato risulta moderatamente positiva invece per le unità più piccole, con meno di 10 addetti (+1,9%), più contenuti i tassi di crescita per le medie (+0,2%) e le grandi imprese (+1,0%).
Veniamo all’occupazione. Dopo la crescita dei trimestri dello scorso anno, in linea con la prima parte del 2019, si vede una lieve contrazione (-0,1%). Variazioni maggiori si registrano nei settori dell’estrattivo e del commercio all’ingrosso. Si riducono, invece, gli addetti delle costruzioni (-0,9%) e del manifatturiero (-0,2%).
A preoccupare gli addetti ai lavori è la contrazione delle risorse provinciali, come ha evidenziato il vice presidente della Camera di commercio, Graziano Rigotti «L’economia provinciale — ha detto — è interessata da una fase di rallentamento che si accentua ulteriormente in questo terzo trimestre, ma ci preoccupa più che la dinamica economica attuale, sebbene in frenata, il forte ridimensionamento degli strumenti di contrasto a una fase ciclica negativa. La contrazione delle risorse che interesserà nei prossimi anni il bilancio provinciale rende assolutamente necessario un attento e selettivo processo di spesa indirizzandola verso gli investimenti che generino i ritorni migliori».
«La dinamica economica interna, che riflette una situazione più favorevole rispetto a quella nazionale e a quella internazionale, non può essere considerata espressione di crisi. Gli andamenti settoriali, la crescita del turismo e gli investimenti di una manovra provinciale espansiva ci permettono comunque di guardare con fiducia e ottimismo ai prossimi mesi», ha sottolineato Paolo Nicoletti, direttore generale della Provincia.