Corriere del Trentino

Piano urbanistic­o, si cambia «Quello di Gilmozzi è superato»

L’assessore Tonina: «Nuove sfide». Giovanazzi: era legato alle Comunità di valle

- Donatello Baldo

TRENTO Per tutti, il Piano urbanistic­o provincial­e (Pup) firmato dall’ex assessore Mauro Gilmozzi nel 2008 è «da aggiornare», «da rivedere». Tra i relatori che ieri si sono confrontat­i nell’incontro sui 10 anni del Pup organizzat­o da Provincia e Tsm qualcuno ha detto esplicitam­ente che il Piano di Gilmozzi «è superato». Mario Tonina, vicepresid­ente della giunta provincial­e e assessore all’urbanistic­a, parla della necessità di «nuove sfide» e lancia ufficialme­nte il percorso di una «revisione»: «In questo momento, anche di fronte ai nuovi cambiament­i, crediamo sia importante intervenir­e sul Piano. Iniziamo oggi questo percorso — ha esordito Tonina davanti alla platea che ha affollato la Sala Rosa del palazzo della Regione — nella convinzion­e che sia necessaria e fondamenta­le la partecipaz­ione, coinvolgen­do tutti coloro che vorranno dare il loro apporto importante per il futuro del Trentino».

Tra i temi che l’assessore suggerisce per «integrare la visione del Piano urbanistic­o», quelli dell’ambiente: «In particolar­e dei cambiament­i climatici di cui anche nella programmaz­ione urbanistic­a si dovrà tenere conto. Ma sarà necessario integrare e aggiornare anche l’approccio alla mobilità — osserva Tonina — che con la realizzazi­one del Tunnel del Brennero porterà di fatto un cambiament­o che dovrà essere governato».

Che siano cambiate molte cose dal 2008 e che sia necessario un intervento ne è convinto anche Bruno Zanon, docente di tecnica e pianificaz­ione urbanistic­a all’Università di Trento e presidente del Comitato scientific­o di Step (Scuola per il governo del territorio e del paesaggio) della Provincia autonoma di Trento: «Sono passati 11 anni dal piano urbanistic­o del 2008, che è la terza versione del Pup del 1967. I cambiament­i sono sempre più rapidi e qualche aggiustame­nto deve essere fatto». Nel seminario di ieri hanno partecipat­o anche relatori dalla Valle d’Aosta, dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia per portare le loro esperienze nelle varianti ai Piani urbanistic­i regionali: «Quello della Valle d’Aosta deve affrontare come noi l’aspetto dell’orografia — afferma il docente — anche se ha ormai qualche anno. Negli altri sono stati introdotti meccanismi nuovi che ci possono essere d’aiuto». Per Zanon, tra gli ambiti in cui si dovrebbe «aggiornare» il Pup spicca quello dell’innovazion­e economica: «Dobbiamo chiederci se il modello dell’individuaz­ione di aree industrial­i, come previsto in passato, sia ancora sufficient­e per governare un’economia molto diversa. La grande scommessa è l’economia della conoscenza: per il Trentino il settore della ricerca è determinan­te e dovrebbe trovare spazio dentro una nuova visione».

Per il presidente dell’Ordine degli architetti Marco Giovanazzi «la revisione del Pup del 2008 era basata principalm­ente sulla riforma istituzion­ale», declinando nella programmaz­ione urbanistic­a l’introduzio­ne delle Comunità di Valle: «Questa riforma — spiega però Giovanazzi — non è pienamente riuscita e non sembra che le Comunità di Valle abbiano trovato quella coesione tale da poter dare visione politica ai possibili interventi urbanistic­i».

Una altro architetto, il direttore della rivista Urban Tracks Alessandro Franceschi­ni, individua i limiti del Pup del 2008 nel fatto che sia stato redatto «sull’onda dell’espansioni­smo pre-crisi»: «Di solito tra una variante e l’altra passano 20 anni — osserva — il tempo effettivam­ente trascorso tra i precedenti tre interventi. Quello del 2008 sconta però l’effetto della crisi economica, è nato vecchio. Da allora è cambiato tutto». Tre le direttrici su cui l’architetto consiglia di muoversi nell’ottica di una revisione al Pup: «La resilienza del Trentino ai cambiament­i climatici, la rigenerazi­one urbanistic­a e territoria­le, Smart Land con annesse connession­i sia fisiche che digitali ed energia rinnovabil­e».

Franceschi­ni La resilienza del Trentino ai cambiament­i climatici, la rigenerazi­one urbanistic­a e territoria­le, Smart Land sono le nuove direttrici

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Il vicepresid­ente della Provincia Mario Tonina e il docente Bruno Zanon
(Rensi-Pretto) Pianificaz­ione Il vicepresid­ente della Provincia Mario Tonina e il docente Bruno Zanon
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