Corriere del Trentino

Trento, ecco il muro della gentilezza

Piazza Fiera, operazione solidariet­à: da lunedì due armadi con abiti donati dai trentini

- Zamattio

L’armadio a cielo aperto dove condivider­e gentilezza e solidariet­à diventa realtà. Nasce anche a Trento, su proposta del consiglier­e comunale di Forza Italia Cristian Zanetti, il «Muro della gentilezza». Sarà attivo da lunedì prossimo. In piazza Fiera ci saranno due armadi con abiti e coperte per i bisognosi. «La proposta è stata accolta all’unanimità — spiega Zanetti — è un incoraggia­mento a donare. I trentini sono i primi a prendersi carico di chi ha bisogno».

TRENTO Dall’Iran a Trento, passando per il Pakistan, la Cina, fino alla Svezia e all’Italia. Presente da poco in altre città del Paese, la proposta del muro della solidariet­à, The wall of kindness nel mondo, l’armadio a cielo aperto dove condivider­e gentilezza e solidariet­à, diventa realtà grazie ad una mozione del consiglier­e di Forza Italia Cristian Zanetti, approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Trento. Il luogo dove procurarsi, o lasciare in dono, giacche, sciarpe, cappelli, maglioni, coperte e quant’altro possa servire per affrontare meglio l’inverno si trova in piazza Fiera, dietro l’edicola e a ridosso delle antiche mura della città.

L’iniziativa di solidariet­à, che incoraggia la gente a donare abiti che non si usano più, verrà completata e decorata nel prossimo fine settimana dall’artista Senka Semak. Tra i decori un palloncino trascinato dalle correnti che si presta al concetto del donare senza ricevere, del dare all’altro senza necessità di conoscerlo, del lasciare che il vento porti il suo dono a chi ne ha bisogno, come spiegato ieri in conferenza stampa di presentazi­one del progetto. Lo scopo è quello della solidariet­à e dell’aiuto vicendevol­e, ha rimarcato l’assessore ai lavori pubblici e bilancio Italo Gilmozzi, che ha sottolinea­to la condivisio­ne degli esercenti della zona di piazza Fiera. «Ben venga la solidariet­à specialmen­te in questo periodi invernale — ha detto la vice sindaca Mariachiar­a Franzoia — un bell’esempio di una città solidale». Ricordando di lasciare indumenti in buono stato da poter essere utilizzati.

L’idea, come detto, è stata avanzata dal consiglier­e forzista Zanetti: «Ho depositato o la mozione il 6 febbraio, quando in Italia c’erano ancora pochi esempi di Wall of kindness — spiega Zanetti — ed è stata condivisa con tutti i partiti e approvata all’unanimità». L’idea suggerita da un conoscente è subito sembrata un ottimo progetto per Trento:

«Ho pensato: per i trentini che sono i primi a prendersi carico del volontaria­to e di chi ha bisogno, questa è una cosa da fare. E noi come politici possiamo sensibiliz­zare a questi progetti sociali senza colore né bandiere, per necessità dei meno abbienti dando serietà e credibilit­à al progetto. Dando il buon esempio anche ai giovani». Dopo il progetto-pilota di piazza Fiera, Zanetti pensa già ad espanderlo anche in altre zone della città. Intanto si parte sabato con le decorazion­i artistiche, l’allestimen­to degli appendiabi­ti e delle regole scritte a margine dell’armadio a cielo aperto. Poi si vedrà.

Il primo Wall of kindness, fenomeno charity che incoraggia alla gentilezza la gente, è apparso in Iran creato da un anonimo. Pian piano il fenomeno si è diffuso in tutto il paese al motto: lascia se non ne hai bisogno. Inizialmen­te l’idea è nata per dare un aiuto agli homeless nella stagione invernale, poi si sono allargati gli orizzonti dell’iniziativa e in altre città sono stati realizzati corner per donare libri ai bambini meno fortunati.

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