Il futuro della salute
L’editoriale di Alessandro Quattrone apparso sul Corriere del Trentino di sabato scorso e dal titolo «Sanità, combattere le cattive abitudini», sembra richiamare semplicemente l’impegno individuale nel proteggere la propria salute anche per ridurre i costi socio sanitari. In realtà propone correttamente un approccio di popolazione in linea con epidemiologia di comunità. Vale a dire propone di ridurre nella popolazione consumi di zucchero, sale,alcol, ma potremmo aggiungere carne, fumo, droghe illegali, psicofarmaci, gioco d’azzardo, per avere più salute, meno costi sanitari, minor impatto sul cambiamento climatico. Propone poi una strategia politico economica volta a favorire la riduzione e dei consumi dannosi e l’incremento dei consumi virtuosi. Propone a chi in Trentino sviluppa le politiche di immaginare circuiti positivi in grado di ridurre i costi sempre meno sostenibili della sanità. Nella stessa pagina c’è un altro articolo dal titolo «Fbk punta sulla sanità hi-tech». App di controllo delle malattie, cartelle cliniche, intelligenza artificiale a supporto dell’erogazione dei servizi impattano per il 15% sulla salute della popolazione. Il restante 85% della salute dipende dalle politiche di salute pubblica delle quali parla Quattrone. Potrebbe essere allora interessante che Fbk potesse offrire strumenti adeguati alla politica che sul tema arranca.