Litiga con l’amico in strada e la polizia scopre la droga
Arrestato un 25enne: aveva in casa piantine di cannabis e bilancino
TRENTO Il diverbio sarebbe scoppiato nell’abitazione di uno dei due giovani ed è sfociato successivamente in una lite accesa in strada, alla fine di corso Buonarroti, nei pressi del Cinema Astra di Trento. Allertati da un residente della zona, attorno alle 15 di giovedì pomeriggio, gli agenti della squadra volante sono arrivati sul posto trovando sulla via il ragazzo che era stato appena buttato fuori di casa e che aveva richiesto l’intervento delle pattuglie. Lo stesso ha poi indirizzato i poliziotti verso l’appartamento del suo contendente, un cittadino tunisino di 25 anni, favorendo la scoperta di una piccola serra domestica di marijuana. Ma alla fine è finito nei guai anche il ragazzo che aveva aiutato la polizia.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, il litigio sarebbe scaturito per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. O almeno è stata questa la motivazione data in un primo momento dal ragazzo rimasto in strada, un ventunenne di origini brasiliane residente in provincia. Da quanto è emerso invece nel processo per direttissima di ieri mattina — in cui sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti del cittadino tunisino — le cose potrebbero essere andate in maniera diversa. Secondo la difesa, il giovane venticinquenne, che a quanto pare di professione fa il tatuatore, si sarebbe accordato con l’altro ragazzo per realizzargli un tattoo. Una volta in casa, però, il ventunenne non si sarebbe mostrato affidabile e così il ragazzo tunisino lo avrebbe invitato a lasciare l’appartamento. Ed è proprio in questa circostanza che sarebbe scoppiata la lite furibonda tra i due giovani, percepita chiaramente da tutti i condomini, uno dei quali avrebbe lanciato l’allarme su richiesta del ventunenne. Il diverbio è poi proseguito in strada fino all’arrivo di quattro auto della polizia, rimaste parcheggiate sul marciapiede di Corso Buonarroti per quasi quattro ore. Entrati infatti nell’abitazione del tatuatore, su indicazione del ragazzo ventunenne, gli agenti della squadra volante hanno trovato quattro piante di cannabis, già in fiore e alte circa settanta centimetri, all’interno di una piccola serra, fornita di lampada, aeratore, umidificatore e vari fertilizzanti. È scattata quindi la perquisizione dell’appartamento in presenza della polizia scientifica, che ha portato alla scoperta di 615 euro in contanti, un bilancino elettronico, due sminuzzatori e una dose di marijuana già confezionata.
Dopodiché il ragazzo venticinquenne è stato tratto in arresto per il reato di coltivazione e spaccio dagli agenti della volante, coadiuvati dal reparto prevenzione crimine di Milano, che hanno ora proiettato l’attività investigativa sulla sua convivente. Ma non solo. Anche il ragazzo ventunenne, infatti, è stato indagato in stato di libertà, ma per il reato di tentata rapina. A quanto pare, il giovane avrebbe tentato di rapinare il venticinquenne sia del denaro che dello stupefacente in suo possesso. Alla fine, insomma, tra i due litiganti nessuno gode.