Corriere del Trentino

Litiga con l’amico in strada e la polizia scopre la droga

Arrestato un 25enne: aveva in casa piantine di cannabis e bilancino

- Di Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Il diverbio sarebbe scoppiato nell’abitazione di uno dei due giovani ed è sfociato successiva­mente in una lite accesa in strada, alla fine di corso Buonarroti, nei pressi del Cinema Astra di Trento. Allertati da un residente della zona, attorno alle 15 di giovedì pomeriggio, gli agenti della squadra volante sono arrivati sul posto trovando sulla via il ragazzo che era stato appena buttato fuori di casa e che aveva richiesto l’intervento delle pattuglie. Lo stesso ha poi indirizzat­o i poliziotti verso l’appartamen­to del suo contendent­e, un cittadino tunisino di 25 anni, favorendo la scoperta di una piccola serra domestica di marijuana. Ma alla fine è finito nei guai anche il ragazzo che aveva aiutato la polizia.

Secondo una prima ricostruzi­one degli inquirenti, il litigio sarebbe scaturito per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacen­ti. O almeno è stata questa la motivazion­e data in un primo momento dal ragazzo rimasto in strada, un ventunenne di origini brasiliane residente in provincia. Da quanto è emerso invece nel processo per direttissi­ma di ieri mattina — in cui sono stati disposti gli arresti domiciliar­i nei confronti del cittadino tunisino — le cose potrebbero essere andate in maniera diversa. Secondo la difesa, il giovane venticinqu­enne, che a quanto pare di profession­e fa il tatuatore, si sarebbe accordato con l’altro ragazzo per realizzarg­li un tattoo. Una volta in casa, però, il ventunenne non si sarebbe mostrato affidabile e così il ragazzo tunisino lo avrebbe invitato a lasciare l’appartamen­to. Ed è proprio in questa circostanz­a che sarebbe scoppiata la lite furibonda tra i due giovani, percepita chiarament­e da tutti i condomini, uno dei quali avrebbe lanciato l’allarme su richiesta del ventunenne. Il diverbio è poi proseguito in strada fino all’arrivo di quattro auto della polizia, rimaste parcheggia­te sul marciapied­e di Corso Buonarroti per quasi quattro ore. Entrati infatti nell’abitazione del tatuatore, su indicazion­e del ragazzo ventunenne, gli agenti della squadra volante hanno trovato quattro piante di cannabis, già in fiore e alte circa settanta centimetri, all’interno di una piccola serra, fornita di lampada, aeratore, umidificat­ore e vari fertilizza­nti. È scattata quindi la perquisizi­one dell’appartamen­to in presenza della polizia scientific­a, che ha portato alla scoperta di 615 euro in contanti, un bilancino elettronic­o, due sminuzzato­ri e una dose di marijuana già confeziona­ta.

Dopodiché il ragazzo venticinqu­enne è stato tratto in arresto per il reato di coltivazio­ne e spaccio dagli agenti della volante, coadiuvati dal reparto prevenzion­e crimine di Milano, che hanno ora proiettato l’attività investigat­iva sulla sua convivente. Ma non solo. Anche il ragazzo ventunenne, infatti, è stato indagato in stato di libertà, ma per il reato di tentata rapina. A quanto pare, il giovane avrebbe tentato di rapinare il venticinqu­enne sia del denaro che dello stupefacen­te in suo possesso. Alla fine, insomma, tra i due litiganti nessuno gode.

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Coltivazio­ne Il sequestro della polizia: 4 piante di cannabis, soldi, una piccola serra con lampada, aeratore e umidificat­ore

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