Corriere del Trentino

Comuni, Trento blinda la Regione

L’assessore competente Cia boccia Kompatsche­r. E Fugatti: «Noi usiamo i nostri metodi»

- Giovannini

Di fronte agli strappi sui segretari comunali, l’assessore regionale Claudio Cia invita a non svuotare la Regione. «È la nostra casa comune, non possiamo continuare a togliere competenze» avverte. E Fugatti risponde a Kompatsche­r: «Metodi diversi? Noi teniamo i nostri».

TRENTO La «maratona» dovrebbe concluders­i questa sera. Meglio: questa notte, con la seduta di oggi che dovrebbe prolungars­i a oltranza fino a quando anche l’ultimo emendament­o sarà discusso e votato (sono 2077 i testi ammessi, 223 sono stati invece dichiarati inammissib­ili dal presidente del consiglio Walter Kaswalder). Per arrivare quindi al giudizio finale sulla manovra finanziari­a della Provincia.

Ieri, in Aula, il dibattito si è concentrat­o sugli ordini del giorno collegati al bilancio. Con qualche momento di tensione tra maggioranz­a e opposizion­e. Fuori dall’Aula, invece, ci si è occupati delle trattative e delle mediazioni sui vari argomenti toccati. Con un convitato di pietra: la regolament­azione sull’Itea. E in particolar­e l’articolo che «punisce» l’intero nucleo familiare in caso di reati commessi da un solo componente. Su questo le minoranze hanno promesso battaglia. Ma nell’elenco di emendament­i c’è anche una richiesta di modifica firmata dal capogruppo di Agire Claudio Cia. Ieri, fuori dall’Aula, si respiravan­o umori alterni anche in maggioranz­a. E le indiscrezi­oni fanno pensare a una qualche apertura da parte della giunta, senza però stravolger­e l’impostazio­ne generale della questione. In sostanza, l’impianto dovrebbe rimanere invariato, con però la possibilit­à di valutare specifiche situazioni. La linea definitiva sarà tracciata stamattina in una riunione di maggioranz­a.

Di Itea, del resto, si è parlato già ieri esaminando l’ordine del giorno presentato da Paola Demagri (Patt). Con il «no» della giunta alla premessa (legata proprio al nodo dei reati) ma con il via libera al dispositiv­o, che impegna la giunta a mettere in atto strategie di prevenzion­e e di repression­e dei comportant­i inadeguati alla convivenza negli alloggi Itea e a studiare e rafforzare gli strumenti per affrontare i problemi di delinquenz­a sul territorio provincial­e.

Respinto, invece il testo della consiglier­a autonomist­a su un altro nodo spinoso: l’istituzion­e del corso di laurea di Medicina a Trento. Il documento chiedeva di predisporr­e un tavolo tra università di Trento e Provincia e altri «eventuali attori» prima di partire con il corso di laurea. «Il confronto con l’ateneo trentino c’è» ha risposto l’assessore Mirko Bisesti. «L’impression­e — ha incalzato Luca Zeni (Pd) — è che vi siano fortissimi interessi in gioco da parte dell’Università di Padova».

Qualche scintilla si è registrata sugli ordini del giorno che hanno affrontato il nodo della viabilità di Rovereto (presentati da Alessandro Olivi del Pd e da Ugo Rossi del Patt), con la circonvall­azione in primo piano.

Mentre i due ordini del giorno unitari presentati dalle minoranze (Filippo Degasperi del Movimento 5 Stelle ha dato l’appoggio solo a uno dei due) sono stati accolti pur con un dispositiv­o modificato al termine di una trattativa condotta direttamen­te con il governator­e Maurizio Fugatti.

Poco prima della sospension­e dei lavori (si ricomincia questa mattina), le opposizion­i hanno puntato il dito contro i cinque emendament­i fuori termine presentati dalla giunta, lamentando la presenza di una sola firma di minoranza: la prassi, hanno spiegato, ne prevede almeno tre.

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Opposizion­e Alessandro Olivi e Alessio Manica

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