Grazie ai parcheggi si trova l’intesa E torna l’ipotesi di piazza Venezia
Comune, ok al bilancio nella notte. Sì alla Lega: al vaglio aree sosta a Ravina e Mattarello
Ieri, nel quinto giorno della maratona del Consiglio comunale di Trento sulla delibera di bilancio, sono continuati gli interventi dei consiglieri, in molti ancora iscritti a parlare. Settanta minuti a testa, cosa che faceva supporre a una ulteriore seduta nella giornata di oggi. Si è tentata un’accelerazione e una riunione dei capigruppo è stata convocata per riuscire nell’intento di votare la delibera prima della mezzanotte: obiettivo raggiunto, con il rammarico del sindaco Alessandro Andreatta che avrebbe voluto avere maggiore spazio per poter rispondere puntualmente al dibattito che si è tenuto in questi giorni.
Obiettivo raggiunto anche per l’accordo su alcuni emendamenti e la convergenza su molti degli ordini del giorno presentati dalla minoranza. Mediatore a nome della giunta l’assessore Italo Gilmozzi: «Non ci sono grandi richieste da parte delle opposizioni. Nulla che impegni l’amministrazione in modo particolarmente oneroso. Tra le richieste quelle del gruppo della Lega — spiega Gilmozzi — lo studio di fattibilità su un eventuale parcheggio in piazza Venezia e su altrettanti parcheggi a Mattarello e Ravina». Niente che stravolga l’impianto della manovra: «Questioni che dovrà affrontare la prossima giunta nella prossima consiliatura».
Accolte anche le richieste del consigliere Andrea Merler di Civica Trentina: «Abbiamo trovato una maggioranza dialogante — dice Merler — anche a seguito del deposito di 5.000 emendamenti. Una maggioranza che di fatto ha riconosciuto le proposte da noi effettuate, ad esempio il raddoppio del parcheggio ex Sit, nostra battaglia storica».
Ma anche la richiesta dello stanziamento dei fondi per le luminarie per il Natale del 2020: «Avevamo chiesto 100.000 euro e ne saranno stanziati 120.000. Bene». Ma su questo interviene caustico il capogruppo del Partito democratico Paolo Serra: «Chiede 100.000 euro per le luci di Natale — sorride Serra — ma se sono così sicuri di vincere possono pensarci loro a stanziare questa cifra insignificante nell’assestamento del prossimo luglio quando avranno il loro sindaco e la loro giunta. Ma forse non sono poi così convinti di conquistare la città».
A parte le schermaglie tra maggioranza e opposizione, il lavoro di limatura per evitare l’ostruzionismo è andato in porto: «Ce la facciamo anche questa volta — assicura Gilmozzi — anche perché non c’è molto da emendare, non è un bilancio di prospettiva che disegna l’azione futura sulla città, piuttosto un consolidamento di ciò che è stato fatto». Nemmeno gli ordini del giorno presentati dall’opposizione sono troppo «impegnativi»: «Anche in questo caso si tratta della riproposizione di molte cose già messe in cantiere. Su 39 ordini del giorno c’è il parere favorevole su 35».
Pronto quindi il maxiemendamento che contiene i desiderata a cui la giunta ha dato il parere favorevole: trovato l’accordo, l’ostruzionismo è stato interrotto e la manovra è stata approvata.
Nella seduta di ieri, proprio perché il traguardo era ormai raggiunto, i toni tra maggioranza e minoranza sono rimasti pacati. Non come venerdì scorso, quando l’opposizione ha chiesto la verifica del numero legale – che non c’era – obbligando alla sospensione della seduta per via delle assenze tra i banche della maggioranza.
Ieri la maggioranza era presente al completo, della minoranza, seduti in aula, solo pochi consiglieri. A conclusione della discussione generale le conclusioni del sindaco, il voto degli ordini del giorno, degli emendamenti e dell’intero articolato dell’ultima delibera di bilancio della consiliatura.