Corriere del Trentino

Diritti, omicidio Khalaf: Trento si mobilita

Petizione alla Ue per individuar­e gli assassini della donna che dava fastidio

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TRENTO Hevrin Khalaf era una paladina dei diritti umani, dei diritti delle donne ed era un personaggi­o simbolo della lotta delle donne e del popolo curdo. Aveva 36 anni ed è stata assassinat­a il 12 ottobre, mentre si recava ad Hasakah con alcuni attivisti del suo nuovo partito, di cui era la Segretaria Generale, il «Partito Siriano del Futuro». È stata vittima di un agguato ben preparato, un efferato assassinio di una donna che «dava fastidio», una donna colta, mediatrice e sempre presente, di fatto «Ministro degli Esteri» del Rojava, la Siria Curda del Nord.La Comunità europea ha condannato quanto avvenuto. Ed è per questo che da Trento, ieri, è partita una petizione che vuole tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Una petizione nella quale si afferma che «è necessario individuar­e gli assassini di Hevrin Khalaf e i loro mandanti in modo da processarl­i davanti a un tribunale internazio­nale». L’assassinio di Hevrin Khalaf è un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità. «Proprio per questo non si può rimanere spettatori — si legge nella petizione —. Si chiede con forza che i governi europei e le istituzion­i a livello internazio­nale mettano in campo immediatam­ente misure determinat­e e vincolanti per fermare il contesto nel quale ha potuto avere luogo questo orrendo crimine: la guerra di aggression­e e la pulizia etnica in corso nel nordest della Siria in spregio del diritto internazio­nale». L’iniziativa è stata lanciata ieri nel corso di un confronto tenutosi presso l’Hotel America al quale hanno partecipat­o. moderati dalla caporedatt­ore della Rai, Laura Strada, i primi firmatari della petizione, Valeria Parolari e Maria Lippiello; Haskar Kirmizigul, del movimento delle donne curdo e responsabi­le del comitato Jinoloji in Europa; Raffaele Crocco, giornalist­a Rai e direttore de «L’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo». Promotrice della petizione è l’associazio­ne «Domna» di Trento. Per sottoscriv­ere la petizione è possibile inviare una mail a Valeria Parolari (valeria.parolari@gmail.com).

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