I Cavalieri del lavoro triveneti «Le imprese creano equità»
Iprincipi dell’imprenditorialità, della sua importanza non solo per il tessuto economico del Paese, ma anche per quello sociale, sono stati al centro dell’incontro del Gruppo Triveneto del Cavalieri del Lavoro che comprende Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e di cui è presidente Guido Finato Martinati.
Ospiti del Cavaliere del Lavoro Luigi Carlon, che a Verona li ha accolti a palazzo Maffei, i Cavalieri Triveneti hanno incontrato il nuovo presidente nazionale, Maurizio Sella. Piemontese, subentrato a ottobre ad Antonio D’Amato, Sella ha ricordato cosa rappresentano i Cavalieri del Lavoro, richiamando i valori espressi nel 1960 da un suo corregionale, Luigi Einaudi: «Milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli — ha detto il secondo Presidente della Repubblica —. È la vocazione naturale che li spinge: non solo la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prospera re, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno».
Concetti ripresi da Sella: «La Federazione nazionale — ha detto— riunisce i migliori imprenditori italiani ed è portatrice di valori e visioni che rappresentano un significativo contributo al dibattito politicoeconomico. Il nostro impegno sarà volto a sottolineare incessantemente, con fatti concreti, l’importanza di questi fattori che devono contribuire alla realizzazione di un progetto di lungo periodo per il futuro, di cui il nostro Paese ha fortemente bisogno».
Linea su cui, come ha spiegato Guido Finato Martinati, si muovono anche i Cavalieri del Lavoro Triveneti: «È solo creando lavoro che si possono ottenere sviluppo ed equità sociali sostenibili e durature. Liberare il potenziale competitivo significa ridare alle imprese centralità e ai giovani fiducia nelle loro capacità, rendendoli promotori di nuove opportunità e di nuove imprese. E di questo i Cavalieri del Lavoro sono testimoni, e parte attiva.