Itea, il governatore non teme l’impugnativa «Non è un problema»
Dopo aver parlato per tutta la mattina con il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia di questioni relative ai rapporti finanziari tra Provincia e Roma, il governatore Maurizio Fugatti ha preferito riservare al «caso» Itea solo poche parole. Eppure il giorno prima, a margine del confronto sull’Autonomia in casa Partito democratico, Boccia era stato chiaro: la norma che prevede l’esclusione dall’alloggio pubblico delle famiglie che hanno all’interno un componente condannato rischia di venire impugnata per una verifica costituzionale. Un concetto che il ministro ha ribadito anche ieri, con Fugatti seduto proprio lì accanto. «L’ho spiegato anche alla giunta — ha detto il ministro — che se la norma è nel solco della Costituzione va avanti, altrimenti no». Di più: «Qualsiasi sia l’esito della valutazione della Consulta, alla sentenza si risponde signor sì». Detto in altro modo: chi viene «punito» dal giudizio della Corte costituzionale deve adeguarsi immediatamente. Che sia lo Stato (che comunque vince nel 90% dei casi) o l’ente territoriale chiamato in causa.
Da parte sua, il presidente della Provincia non ha battuto ciglio. E di fronte alla possibilità di un braccio di ferro con lo Stato per una questione che già in Aula non era passata sotto silenzio ha risposto con poche parole: «Non sono questi i problemi del Trentino».