Corriere del Trentino

Aquila, un disastro totale: Buscaglia non perdona

Bianconeri travolti già nel primo quarto. Reggio passa 81-103, Dolomiti fischiata

- di Stefano Frigo

Una bruttezza rara, un’inconsiste­nza totale e una mancanza di grinta inspiegabi­le. L’Aquila viene travolta (103-81 il risultato finale) da una Reggio Emilia presentata­si alla Blm Group Arena in grande difficoltà e che però ha dato una vera e propria lezione di basket ad un gruppo di giocatori che sembravano essersi incontrati ieri per la prima volta. I biancoross­i hanno fatto ciò che hanno voluto per tutto l’incontro dando anche la sensazione di non faticare troppo e per fortuna che il tecnico di casa, Nicola Brienza, in sede di presentazi­one aveva detto che «rispetto all’andata (quando Trento vinse, ndr) ora siamo più squadra».

Il grande ex Maurizio Buscaglia viene accolto da un’infinità di cori e da uno striscione in curva sul quale si legge «Bentornato sindaco».

Parte subito forte la Grissin Bon (5-0), l’Aquila non ci sta e con Pascolo e Blackmon ribalta immediatam­ente la situazione. Quando sembra che i bianconeri abbiano capito come far male alla difesa ospite ecco che comincia a grandinare. Reggio corre meglio, è intensa, non lascia spazio agli avversari e soprattutt­o al tiro è quasi perfetta mentre dall’altra parte del campo nessuno sembra sapere come reagire e opporsi. Cosa accade se si sommano tutti questi fattori? Semplice, ecco servito un mega parziale di 19-0 e il primo quarto di conclude con gli emiliani saldamente avanti 32 a 15.

La Dolomiti con Gentile e Knox concede qualche minimo segnale di risveglio, cercando soluzioni e provando ad aumentare l’intensità. Ma proprio quando il palazzetto comincia a scaldarsi ecco di nuovo calare il buio più pesto: ai cecchini ospiti vengono lasciati spazi inimmagina­bili (sarà 11/16 dal perimetro a metà partita) e ovviamente Odom e Fontecchio non si fanno pregare. In fase di non possesso Trento non ha alcuna idea, così come manca ordine una volta che si cerca il canestro. Insomma il disastro è il più totale e si torna negli spogliatoi con la Grissin Bon in vantaggio 55-33.

Sarebbe lecito aspettarsi almeno un minimo d’orgoglio, una reazione agonistica e invece no: i bianconeri continuano seguendo il canovaccio iniziale ovvero l’improvvisa­zione, la confusione e la morbidezza difensiva. Ovviamente la Grissin Bon continua a mancinare gioco e quando mancano dieci minuti alla sirena finale vola sull’80-55. L’ultimo periodo serve solo per registrare i fischi e la contestazi­one che i tifosi trentini riservano alla loro squadra. Ora capitan Toto Forray e compagni dovranno ricaricare al più presto le batterie dato che dopodomani se la vedranno — ancora una volta tra le mura amiche — con la corazzata Virtus Bologna nel terzo match delle Top 16 di Eurocup.

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Il saluto al pubblico di Trento dell’ex Maurizio Buscaglia Sotto Alessandro Gentile (Ciamillo)
Amato Il saluto al pubblico di Trento dell’ex Maurizio Buscaglia Sotto Alessandro Gentile (Ciamillo)

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