Corriere del Trentino

Terreni agricoli affittati, Giacca tranquillo: «Avremo i nostri campi»

Il presidente del Trento calcio non dubita: «La giunta Fugatti lavora bene, siamo fiduciosi»

- Donatello Baldo

TRENTO Mauro Giacca, presidente del Trento Calcio, non è preoccupat­o per la decisione della Provincia di Trento di affittare i lotti di terreno della zona di San Vincenzo a Mattarello dove dovrebbero sorgere i campi sportivi tanto agognati: «Sono sicuro che non affittano tutta l’area. La giunta Fugatti lavora bene, non solo sullo sport ma su molti altri fronti. Abbiamo avuto garanzie — spiega Giacca — e so che posso fidarmi».

Anche la giunta provincial­e precedente aveva promesso di accelerare i tempi per fare al più presto alcuni campi da calcio. Il Comune ha cambiato anche la destinazio­ne d’uso, da militare a sportiva.

«Ugo Rossi, quando era governator­e, e il sindaco Alessandro Andreatta ci avevano promesso che in breve tempo avrebbero fatto almeno qualche campo da calcio, promesse mai mantenute evidenteme­nte. Di questi campi c’è urgenza perché ora siamo costretti ad andare di qua e di là, spostando ogni volta tutte le attrezzatu­re dal Briamasco».

Lì è impossibil­e allenarsi?

«Ma sì, perché nel campetto di sfogo dietro alla tribuna sud c’è la serra del Muse. Prima andavamo nei campi delle Caserme ma poi non ci sono più stati concessi. Il Trentinell­o, abbandonat­o anche quello perché si sono fatti i lavori per il Not. Quel poco che rimane è diviso con molte altre squadre, è in erba naturale ed è tutto distrutto, gli spogliatoi sono in legno, degli anni ‘80, ci sono pure i topi».

Diceva di Rossi e Andreatta, ma ora la Provincia pensa a fare cassa con gli affitti, per recuperare i soldi spesi per gli espropri fatti quando si immaginava che lì dovesse andare la cittadella militare. Ora i tempi potrebbero andare per le lunghe, perché deve prima passare la variante al Piano regolatore.

«Lo ripeto, della giunta provincial­e io mi fido perché se dice una cosa poi la mantiene. Mi hanno dato garanzie. Sono sicuro che non affitteran­no tutti gli ettari che sono 27, e poi non abbiamo bisogno di chissà cosa per adesso, non del “Nido Gialloblu” ma di alcuni campi da calcio per non dover continuame­nte

A sinistra i campi di Mattarello, precisamen­te San Vincenzo, messi in affitto Accanto il presidente del Trento Calcio, Giacca, ottimista sull’area girare da un campo all’altro per gli allenament­i».

Ma l’idea della cittadella del calcio, dello stadio a Mattarello? Non c’è più bisogno di questo?

«Come no, ma per arrivare a questo l’iter sarà lungo. Ciò non toglie che si possa subito intervenir­e grazie alla modifica della destinazio­ne d’uso dell’area, passata da militare a sportiva».

Il destino del Briamasco quale sarà?

«Sarebbe bello avere uno stadio in centro, ma ormai quella zona è del Muse, delle Albere. È impossibil­e pensare di far stare assieme tutto, e poi l’obiettivo è quello di tornare a riempire lo stadio con migliaia di persone, di far crescere il Trento. Serve un nuovo stadio».

Dove?

«Nell’area di San Vincenzo a Mattarello, sarebbe l’ideale. Si è parlato di spostare tutto oltre l’Adige, verso Piedicaste­llo: ma non c’è mia il sole, non va bene. Comunque, il nuovo stadio non deve essere pensato come stadio del Trento Calcio, ma come luogo della città, per altre realtà, per altre iniziative, anche di respiro regionale. Allo stadio si possono fare anche i concerti e molto altro in termini di iniziative sportive e culturali. Ma voglio ribadire una cosa».

Prego.

«Sulla questione dei campi a Mattarello sono fiducioso perché questa giunta lavora bene e la vedo molto chiara sulle decisioni. Ho fiducia nelle persone che in Provincia stanno lavorando a questo e sono sicuro che la parte che sarà data in affitto non riguarderà l’area su cui dovrà sorgere il centro sportivo».

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Verso il futuro

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